“Nell’area giochi di via Ancona sono stati collocati dei giochi fruibili dai ragazzi con difficoltà motorie.
Per come anticipato, nell’ottica di una costruttiva partecipazione (in realtà non richiesta ma che offriamo volentieri a “chilometri zero” visto che siamo un’organizzazione territoriale del settore) abbiamo fatto un sopralluogo sul posto e, nell’apprezzare comunque il “pensierino” per i ragazzi disabili, formuliamo alcune osservazioni-proposte.
Iniziamo dalla “critica” da più parti mossa: il parcheggio dedicato.
I normali stalli, “perimetrali” rispetto all’area, non garantiscono sicurezza in quanto l’uscita dalle auto delle persone disabili dovrebbero avvenire necessariamente sulle carreggiate di via Ancona e via Odescalchi che non sono ampie abbastanza per farle scendere lateralmente (su via Odescalchi) o dal retro (su via Ancona) dalle auto senza che siano “invase” così rendendo difficoltoso il traffico che, comunque, potrebbe interferire con la sicurezza delle manovre di trasbordo auto-carrozzina.
Si potrebbe risolvere il problema con la realizzazione di un piccolo parcheggio dedicato all’interno dei giardini, con accesso dal già esistente scivolo anti-barriere architettoniche antistante l’uscita della chiesa del Rosario.
Basterebbero pochi interventi sui cordoli di delimitazione ed un piccolo allargamento dello scivolo.
L’area anzidetta peraltro è già dotata di passaggi comunicanti con l’area giochi fruibile da chi si muove in carrozzina.
Dall’accesso predisposto da via Venezia non è agevolemte raggiungibile per chi è in carrozzina il sito dove sono collocate le altalene “speciali” perché il castello-giochi invade il passaggio facendo residuare solo lo spazio per una ruota (l’altra finisce inevitabilmente sulla breccia).
Sarebbe sufficiente aumentere di due strisce i quadroni anti-trauma per raggiungere i 90 cm regolamentari.
Nessuna delle panchine (e quindi dell’ombra) è raggiungibile dalle carrozzine (salvo trascinarle sulla breccia) e ciò comporta che la persona disabile ed il suo accompagnatore, a meno che non rimangano “in mezzo”, sono costretti ad uscire dall’area senza potervi indugiare utilizzando (l’accompagnatore) le panchine.
Basterebbero dei passaggi realizzati anche con tre file di quadroni anti-trauma.
Ci fermiamo qui per il momento.
Con l’Assessore Bitti abbiamo instaurato un rapporto colloquiale e siamo sempre disponibili per un dialogo finalizzato a far meglio funzionare ciò che viene realizzato per le persone disabili.
Reperibili e disponibili per chi è disposto ad ascoltare i consigli di chi deve utilizzare le strutture “dedicate”.
Filippo Bellantone / Presidente APS Parco degli Angeli Onlus