D'Amato: "Tagli ai vaccini nel Lazio" • Terzo Binario News

D’Amato: “Tagli ai vaccini nel Lazio”

Lug 2, 2021 | Regione Lazio, Sanità

D’Amato: “Tagli ai vaccini nel Lazio”.

«I tagli ci saranno eccome, così come ci saranno inevitabili conseguenze sulla campagna vaccinale.

Le difficoltà riguardano soprattutto Pfizer, il vaccino su cui, per le attuali impostazioni, si fa affidamento per l’80%».

Così al Corriere della Sera l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato sulla diminuzione delle dosi di preparato anti Covid per il mese di luglio.

«A giugno – spiega – nel Lazio sono state consegnate un milione 700 mila dosi, di cui 360 mila il giorno 30.

Per cui di fatto verranno utilizzate in questo mese.

Volendo quindi essere magnanimi e corretti, si andranno ad aggiungere alle quattro forniture previste a luglio per un totale di 1,1 milioni di dosi.

Ma proprio con quelle dell’altro ieri siamo pur sempre a circa 1 milione e 400 mila. Ovvero meno del mese precedente».

Questa situazione, spiega D’amato, «nel Lazio, fondamentalmente, avrà tre ripercussioni.

Primo: interrompere le prenotazioni con Pfizer per i residenti con più di 17 anni.

Secondo: posticipare a dopo Ferragosto l’avvio della campagna vaccinale dai pediatri di libera scelta per i ragazzi tra i 12 e i 16 anni.

E terzo: spostare di una settimana tutte le prenotazioni della prima dose per chi aveva fissato la somministrazione dall’11 al 15 luglio.

Ci dispiace per questo stop indesiderato, finora eravamo riusciti a non interrompere mai le inoculazioni, ma se le cose restano così, non abbiamo alternative.

Anche perché nel conteggio delle dosi c’è da tenere in considerazione che dobbiamo sempre poter garantire i richiami».

«Non conosco – prosegue l’assessore – la situazione di altre realtà regionali e non so perché il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, parli di una percentuale del 5% di tagli, ma ci sono altre Regioni che avranno difficoltà e problemi molto più grandi dei nostri se la situazione non si sblocca.

Il nostro obiettivo è e resta, al di là di qualunque taglio nelle forniture, raggiungere l’immunità di gregge e quindi il traguardo del 70% della popolazione target vaccinata l’8 agosto. Una data che ancora oggi è realistica e realizzabile. Tutta la questione – conclude – è legata da un lato al fatto che Pfizer a giugno ha anticipato un numero cospicuo di fiale per contrastare la variante Delta, la cui consegna in realtà era programmata per luglio e agosto; dall’altro, anche alla mancata approvazione del tedesco Curevac. Vaccino a mRna, proprio come Moderna e Pfizer, che sarebbe dovuto arrivare a fine giugno ma che essendosi fermato al 48% di efficacia, non ha superato i test di sicurezza. L’Italia ne aveva opzionati grandi quantità: circa 30 milioni di dosi». (Crc/Adnkronos)