Il Pd di Ladispoli ha da qualche settimana lanciato una serie di iniziative programamtiche per poter contribuire attivamente a migliorare la città seppur dal suo ruolo di opposizione.
La prima di queste ha trattato il tema dell’igiene urbana, tema d’attualità considerando che di recente è stata approvata la relazione che porterà al nuovo appalto rifiuti per i prossimi due anni. Di seguito i due documenti prodotti dalle riunioni.
IL NUOVO APPALTO DELLA NETTEZZA URBANA DI LADISPOLI.
DOCUMENTO POLITICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI LADISPOLI.
Introduzione
Il documento è il risultato del confronto avvenuto durante la prima riunione di Conferenza Programmatica, svoltasi giovedì 31 gennaio 2019, presso il Circolo PD Ladispoli, dedicata al tema “Gestione dei rifiuti urbani e dell’Area Metropolitana”. L’atto si compone di una relazione sull’argomento e della relativa posizione politica del Partito Democratico di Ladispoli.
Relazione
Nella giornata di martedì 22 gennaio 2019 il Consiglio Comunale di Ladispoli ha discusso ed approvato il “piano industriale del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani con implementazione della tariffa puntuale – affidamento del servizio da espletarsi attraverso gara d’appalto ad evidenza pubblica per la durata di anni sette”. Un provvedimento adottato per rispondere alla scadenza, avvenuta il 6 gennaio 2019, dell’appalto di gestione integrata dei rifiuti urbani conferito nel 2014 alla ditta “Massimi Ecologia di Massimi Aurelio & Figli S.R.L.”, per l’entrata in esercizio del servizio di raccolta porta a porta a Ladispoli, in deroga di ulteriori 6 mesi entro i quali, a norma dell’appalto in vigore, pubblicare il nuovo bando di gara e successivamente assegnare il nuovo appalto. Il programma approvato dall’Amministrazione Grando in Consiglio Comunale, per come impostato, è inopportuno considerarlo un vero e proprio “piano industriale” e può essere considerato più semplicemente come una versione peggiorata di quello attuale, in quanto non prevederà risparmi economici e non vedrà miglioramenti bensì riduzioni nel numero dei ritiri rifiuti e degli spazzamenti a terra a parità di costo con il servizio ora svolto. Attraverso una semplice comparazione tra le due programmazioni per dimostrare l’osservazione appena enunciata. Per le utenze domestiche (le abitazioni), circa 22.400, con il piano attuale il numero di ritiri previsto è di 364, in media un ritiro al giorno; con il nuovo piano, dopo un primo anno portato a conclusione con 351 ritiri, dal secondo anno in poi il numero dei prelievi è destinato a scendere a 279, con una riduzione del 23% rispetto al servizio attuale. Per le utenze non domestiche (le attività commerciali ed altro), circa 1.800, attualmente il numero dei ritiri è lo stesso delle utenze domestiche (364), con la possibilità di integrare il servizio mediante pagamento; con il nuovo piano, la quantità è destinata nel primo anno ad aumentare a 640 per poi assestarsi dal secondo anno a 592, con un aumento del 63% rispetto al servizio ora erogato. Per le utenze domestiche i generi dei rifiuti interessati dalla drastica diminuzione nel numero dei ritiri prevista nel nuovo piano sono due: l’Umido e l’Indifferenziato. Con il servizio attuale il ritiro dell’Umido avviene 3 volte alla settimana, nel rispetto delle tipologie di scarto destinate e nei parametri di legge (la distanza massima intercorrere tra due ritiri successivi del tipo è disciplinata in 72 ore), con il nuovo servizio questo ritiro avverrà 2 volte alla settimana, antigienico e dunque fuori dai parametri normativi. Con il servizio in essere l’indifferenziato viene raccolto 1 volta alla settimana, con il nuovo servizio verrà ritirato 1 volta ogni 14 giorni, fortemente antigienico date le tipologie di scarto destinate. La motivazione del drastico taglio da un lato e del cospicuo aumento dall’altro, secondo il piano approvato in Consiglio Comunale, sta nella finalità, da esso prefissata, di ridurre di 200 tonnellate la quantità dei rifiuti globalmente raccolti. La diminuzione, sempre comparando i due programmi, interesserà totalmente un solo settore, quello delle utenze non domestiche, con conseguente deduzione di risparmio per le poche utenze non domestiche a scapito delle molte utenze domestiche, dato che il costo complessivo, coperto completamente dal prelievo tributario, come detto precedentemente, rimarrà invariato rispetto al servizio attualmente attivo ed interesserà nell’insieme le due categorie di utenze. Un concetto di spalmatura e di equilibrio del carico economico non solo moralmente ingiusto ma soprattutto inapplicabile per contrasto con le percentuali dei coefficienti stabilite per le due tipologie di utenze dal “Decreto Ronchi” del 1999. Un nuovo piano oltretutto che necessitava obbligatoriamente, ancor prima della sua votazione in Consiglio Comunale, di un aggiornamento delle sotto-categorie particolari di utenti, fermo alla prima redazione compiuta dagli uffici comunali nel 2014. Per quanto riguarda invece lo spazzamento a terra, tale viene oggi eseguito 2 volte alla settimana, in maniera alterna, su ogni superficie stradale di Ladispoli, con due addetti, il primo alla guida della spazzatrice, il secondo alla gestione del soffione e con divieto di sosta applicato attraverso la rilevazione di infrazioni da parte della Polizia Locale. Con il nuovo appalto, ad eccezione del centro cittadino, nella zona residenziale compresa tra il fosso Vaccina ed il fosso Sanguinara, la cui pulizia rimarrà invariata rispetto al servizio in essere, il resto del territorio stradale comunale verrà pulito 1 volta ogni 14 giorni, mediante un servizio caratterizzato dall’attraversamento di una spazzatrice più grande rispetto a quelle ora in uso e dalla presenza di due addetti, uno per ogni lato della strada, con 2 soffioni più potenti di quelli ora in dotazione, eliminando inoltre il divieto di sosta per le autovetture. Una gestione inapplicabile realmente, data la realtà dell’operosità da compiere e dal fatto che il soffione stesso per la sua potenza di tiraggio può essere causa di danni alle vetture parcheggiate in sosta. Molti sono ancora gli altri dubbi insistenti nel nuovo piano come: la gestione del personale, ora costituito di n.86 unità, nel nuovo da n.71; la gestione dei mezzi, ora di proprietà della ditta Massimi attraverso un noleggio di lungo termine; i mastelli (contenitori) di piccole dimensioni che ora sono previsti per gli edifici residenziali sino a 6 condomini, con il nuovo piano sino a 20, con conseguenti problemi logistici ed organizzativi derivanti dall’aumento del loro numero; l’Isola Ecologica di Via degli Aironi, ubicata all’interno del depuratore, ora gestita dalla ditta Massimi ma di proprietà del Comune; il nuovo censimento e piano di avviamento, già tra l’altro portati ottimamente a compimento con l’entrata in esercizio della raccolta porta a porta; la nuova definizione dei tributi da versare. Prima di passare alle conclusioni politiche è bene sottolineare che gli elementi fondamentali del servizio di Nettezza Urbana oggetto di giudizio da parte dei cittadini sono due: 1) il numero di ritiri compiuti verso i propri rifiuti; 2) il suolo pulito.
Posizione politica del Partito Democratico di Ladispoli
Il Partito Democratico di Ladispoli ritiene il piano proposto dall’Amministrazione Grando una semplice ripetizione peggiorata del servizio attuale il quale, inaugurato in città nel 2014, ha costituito per il Comune e tutto il suo territorio un grande obiettivo raggiunto, in termini di sviluppo e crescita, oltre che una rivoluzione culturale nel modo di intendere la salvaguardia del proprio ambiente. I Consiglieri Comunali PD Ladispoli hanno espresso voto negativo nei riguardi del piano industriale, la cui redazione non prevede sgravi fiscali per il cittadino e non tiene inoltre conto dell’ approvazione delle linee guida del nuovo piano rifiuti da parte della Regione Lazio. Il momento attuale è quello in cui compiere passi in avanti e non passi indietro, proponendo il mantenimento del servizio attuale integrandolo, anche per mezzo di fondi europei, con: il miglioramento dell’Isola Ecologica di Via degli Aironi; la realizzazione, presso l’Isola Ecologica, di un impianto di cernita, teso a migliorare la qualità di recupero del rifiuto differenziato, e di un impianto di digestione anaerobico-aerobico per il trattamento e il recupero biologico dei rifiuti. Fasi come queste rappresentano inoltre la base per stabilire il raggiungimento di nuovi e più grandi obiettivi, quali tra cui il risparmio economico sostanziale, la riconversione a nuova vita degli scarti e l’occupazione, ottenibili anche attraverso un lavoro di sinergia con i comuni limitrofi.
Partito Democratico Ladispoli
Circolo PD Ladispoli – Via Odescalchi n.57 – pdladispoli@gmail.com
L’AUTOSUFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI.
DOCUMENTO POLITICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI LADISPOLI.
Introduzione
Il documento è il risultato del confronto avvenuto durante la prima riunione di Conferenza Programmatica, svoltasi giovedì 31 gennaio 2019, presso il Circolo PD Ladispoli, dedicata al tema “Gestione dei rifiuti urbani e dell’Area Metropolitana”. L’atto si compone di una relazione sull’argomento e della relativa posizione politica del Partito Democratico di Ladispoli.
Relazione
Nella giornata di Giovedì 31 gennaio 2019 la Regione Lazio, attraverso la propria Giunta, ha approvato le linee guida del suo nuovo Piano Rifiuti. L’adozione del provvedimento da parte dell’ente regionale, resa necessaria dalla scadenza avvenuta nel 2018 della precedente programmazione adottata nel 2012, si è potuta conseguire a seguito della tardiva trasmissione, obbligatoria per legge, da parte della Città metropolitana di Roma Capitale, presieduta dallo stesso Sindaco di Roma M5S Virginia Raggi, del documento contenente la mappatura delle aree idonee all’istallazione di eventuali impianti di gestione rifiuti presso il territorio di Roma e Provincia. Trasmesso dall’istituzione provinciale alla Regione, in data effettiva 8 gennaio 2019, senza alcuna interpellanza dei comuni interessati, i Consiglieri di centrosinistra della Città metropolitana, aderenti al gruppo consiliare “Le città della Metropoli” e guidati dal loro Capogruppo Federico Ascani, sul punto, anche attraverso una serie di azioni politiche caratterizzate da sensibilizzazione sull’argomento compiute sia dentro che fuori l’istituto metropolitano, hanno chiesto ed ottenuto la convocazione di un Consiglio metropolitano Straordinario, dedicato proprio ad approfondire e migliorare il documento inviato in Regione, contenente la mappatura, prima di renderlo pienamente esecutivo. L’assemblea si è riunita nella giornata di mercoledì 30 gennaio 2019 ed ha espresso parere favorevole sul documento, formulando inoltre per esso le seguenti integrazioni programmatiche: 1) l’indisponibilità della Provincia di Roma a farsi carico dei rifiuti prodotti dalla Capitale; 2) far divenire la Città di Roma completamente autosufficiente dal punto di vista di gestione dei rifiuti; 3) la suddivisione del territorio di Roma e Provincia in due distinti ambiti di pertinenza per la gestione rifiuti; 4) la suddivisione del territorio della Provincia in diversi e distinti sotto-ambiti; 5) programmare nello stesso territorio il proprio ciclo rifiuti, dalla nascita alla morte.
Posizione politica del Partito Democratico di Ladispoli
Il Partito Democratico di Ladispoli esprime soddisfazione per il provvedimento adottato dalla Regione Lazio, concepito anche per dare una risposta concreta alla difficilissima situazione in essere della gestione rifiuti della Capitale, e compie un plauso per il lavoro di integrazione e precisazione compiuto dai Consiglieri di centrosinistra della Città metropolitana, impegnandosi a sostenerne le finalità, proponendo e promuovendo per la Città di Ladispoli soluzioni aventi l’obiettivo di implementare e migliorare la propria autosufficienza nella gestione dei rifiuti locali, già ottimamente avviata dal 2014 con la raccolta rifiuti porta a porta.
Partito Democratico Ladispoli
Circolo PD Ladispoli – Via Odescalchi n.57 – pdladispoli@gmail.com