Toto Nobel Letteratura: chi vincerà? • Terzo Binario News
Haruki MUrakami e Philip Roth candidati al premio Nobel per la Letteratura

Haruki Murakami e Philip Roth, i due eterni candidati al Nobel per la Letteratura

di Ginevra Amadio

Ogni anno la stessa storia. Non si fa in tempo ad arrivare a ottobre che già i bookmakers affilano le quote per quello che resta, ancor oggi, uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel campo della cultura. Il premio Nobel per la Letteratura appassiona da sempre gli scommettitori di tutto il mondo che, non potendo basarsi su dati certi – le liste dei candidati non vengono mai rese note prima di 50 anni dall’assegnazione del premio – si dilettano a puntare sul rosso o sul nero dei nomi più papabili del panorama contemporaneo.

C’è da dire che raramente sono riusciti a portare a casa un risultato soddisfacente, accontentandosi dell’indicazione di Svetlana  Aleksievič come seconda favorita per il premio Nobel dello scorso anno. Per il resto è tutto un valzer di ipotesi che lasciano il tempo che trovano, spargendo un’aura di goliardia su quello che resta, nel campo della letteratura, uno dei premi più equi e non ancora inquinati da squallide logiche di marketing e potere.

Come una sorta di riconoscimento alla carriera, il Nobel si assegna a un corpus bibliografico degno di nota, capace di far luce sulla «direzione ideale» verso cui il suo autore ha deciso di orientarsi nell’esercizio della scrittura. Ogni anno vengono proposte decine di candidati dai membri dell’Accademia Svedese, dai docenti di letteratura delle principali università del mondo e dai presidenti di importanti istituzioni linguistiche; successivamente si stila una lista di 15/20 autori dalla cui scrematura escono i cinque finalisti i cui nomi, come già detto, restano a lungo top secret.

Da tradizione il Nobel per la Letteratura viene assegnato il primo giovedì dopo la consegna dei riconoscimenti per la Fisica e la Chimica ma quest’anno, causa mancanza di unanimità all’interno dell’Accademia di Svezia, bisognerà attendere il 13 ottobre. La posticipazione della data ha ovviamente scaldato gli animi degli scommettitori seriali, galvanizzati dalla mancanza di un nome forte su cui puntare e pronti a tutto pur di vincere una sfida che si annuncia ancor più difficile.

Al di là dei soliti Philip Roth e Murakami Haruki, le sorprese dei competitors di quest’anno si rivelano interessanti e non del tutto improbabili. Eccovi qui una lista per non arrivare impreparati, come successe nel 2014 con la vittoria di Patrick Modiano («chi?»).

Philip Roth

Ormai sta al Nobel come Di Caprio è stato all’Oscar. Che sia arrivato anche per lui il momento tanto atteso? Quel che è certo è che Roth è universalmente considerato come uno tra gli autori più importanti della narrativa mondiale, capace si smuovere orde di fan e di haters (vi dice niente il blog Philip Roth rosica?) come solo le star sanno fare. Vincitore di due National Book Award (con Addio, Columbus e cinque racconti e con Il teatro di Sabbath), tradotto in Italia da Vincenzo Mantovani, ha visto da poco adattato per il cinema il suo immenso capolavoro Pastorale Americana. O è questo il suo anno o non lo sarà mai più.

Murakami Haruki

O lo ami o lo odi, non esistono sfumature. C’è chi lo considera un genio assoluto, capace di dar voce ai sentimenti più veri, e chi lo bolla come furbo accalappia masse cantore di banalità. In ogni caso Murakami è a tutt’oggi lo scrittore giapponese contemporaneo di maggior successo, apprezzato anche da persone che non osano definirsi “topi di biblioteca”. Con Norwegian Wood ha dato il meglio di sé, ma per l’Accademia non è bastato. Staremo a vedere cosa accadrà quest’anno.

Adonis

Poeta e saggista di origine siriana, ha 86 anni e il suo nome vero è Alī Ahmad Sa’īd Isbir. Molto attivo sul fronte politico-culturale del mondo arabo contemporaneo, ha dedicato un saggio al fallimento delle primavere arabe legato, secondo lui, alla «mentalità tribale» che impedirebbe ai musulmani di intendere la storia come una possibilità di cambiamento. Amato dai giovani e da gran parte della critica ma ancora poco noto all’opinione pubblica, sembrerebbe essere il favorito di quest’anno. Ma niente è mai sicuro con l’Accademia di Svezia.

Joyce Carol Oates

Considerata una delle scrittrici americane più importanti dell’ultimo secolo, quest’uccellino di 78 anni ha fatto della qualità della quantità il suo marchio di fabbrica. Prolifica ai limiti dell’inverosimile, ha infatti pubblicato più di quaranta romanzi, ventotto raccolte di racconti, dieci raccolte di poesie e altre sceneggiature teatrali e raccolte di articoli, tutti rigorosamente di altissimo livello. Unica donna nella lista di favoriti di quest’anno, dovrà vedersela con lo spettro dell’eterna candidatura; sono già più di due anni che affiora il suo nome e, come sappiamo, questo in genere non porta bene.

César Aira

Altra macchina da guerra letteraria è César Aira, argentino di 67 anni con più di 80 libri all’attivo. Ancora poco conosciuto in Italia, deve alla casa editrice Sur l’apprezzatissimo tentativo di diffondere i suoi bei lavori sul mercato librario nazionale. Nome quasi nuovo tra le liste dei bookmakers, sarebbe il primo argentino a vincere il premio Nobel, riscattando Jorge Luis Borges dall’eterna e mai ripagata attesa.

Ngũgĩ wa Thiong’o

Ritenuto uno dei più importanti autori africani viventi, il keniota Ngũgĩ wa Thiong’o figurava già nel 2014 tra i favoriti al riconoscimento. Se ne andranno le nuvole devastatrici è il romanzo che lo ha consacrato a livello mondiale, facendo conoscere al pubblico la bellezza della sua scrittura lieve. Dovesse vincere, sarebbe il primo  Nobel keniota della storia.

Ismail Kadare

Albanese che ha chiesto asilo politico in Francia (dove ha ricevuto la Legion d’Onore), Ismail Kadare – o Kadaré – è una delle novità quasi assolute del Toto Nobel. Noto per i suoi romanzi in cui racconta spesso vicende storiche del popolo albanese, ha visto negli ultimi anni ripubblicati i suoi testi dalla casa editrice Fandango, la quale ha avuto il merito di aver tolto la polvere dagli scaffali in cui erano relegati i capolavori di un autore da scoprire. Forse per il Nobel non è ancora tempo, ma per noi lettori, certo, può essere l’occasione giusta per conoscerlo.

Pubblicato martedì, 11 Ottobre 2016 @ 19:06:04     © RIPRODUZIONE RISERVATA