Punti verde a Roma. Marino: "Strappare il verde al malaffare per combattere il degrado. Li restituisco alla città" • Terzo Binario News

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La città rientra finalmente in possesso di 11 Punti per aree verdi. L’annosa vicenda risale a questioni legate al 1995, quando, per riqualificare alcune aree verdi periferiche della Capitale, la Giunta Rutelli approvava un bando che le avrebbe date in gestione a privati, a costo zero per l’Amministrazione. Si offriva una concessione trentennale a soggetti privati, con un capitale sociale anche esiguo. Molti dei mutui, però, negli anni, non sono mai stati pagati e l’idea di Marino è quella di: “Strappare il verde al malaffare per combattere il degrado”, proprio come richiesto dal premier Matteo Renzi. I Punti Verde Qualità sono l’ultima scommessa di Ignazio Marino, che dichiara soddisfatto: “Li restituisco alla città”. Infatti ha presentato con l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella, un piano per riprendere il controllo di 11 Punti Verdi, situati soprattutto in periferia, per toglierli ai concessionari inadempienti e rimetterli a bando di gara. Sale da gioco e da scommesse, fast food e tanto altro in aree verdi che invece dovevano essere attrezzate per lo sport e le famiglie. Concessioni garantite dal Comune di Roma con fideiussioni per centinaia di milioni e concessionari che non hanno pagato le rate dei mutui per anni.
“Abbiamo cominciato con il Punto Verde del Torraccio – ha dichiarato Sabella in conferenza stampa – che con l’intervento della polizia municipale è tornato sotto il nostro controllo, lasciando aperte le attività”. In totale i Punti Verdi Qualità: “Sono costati al Campidoglio circa 600 milioni di fideiussioni alla banche per garantire i mutui dei concessionari”, ha detto l’Assessore, che continua: “L’idea era che alcune aree verdi dell’agro romano andassero ad associazioni sportive per renderle fruibili ai cittadini. Invece le associazioni sono state sostituite da imprese che hanno fatto sub concessioni e in molti casi non hanno mai pagato le rate dei mutui”. Nelle zone verdi di zone come Ponte di Nona, Spinaceto, Olgiata, Bufalotta, Oletta e Parco della Madonnetta hanno aperto anche fast food e sale scommesse. Sette concessioni sono decadute per inadempienza.
Emblematica la dichiarazione di Sabella per i tempi di ripristino per la situazione: “Ci vorranno anni per sistemare tutto”, ha affermato l’assessore, che intanto entro l’estate conta di riportare i Punti Verdi sotto controllo.
“Oggi ci troviamo tutti esposti per 121 milioni – ha aggiunto invece il Sindaco -, che non sono serviti a riqualificare la città. Siamo andati ad aprire gli armadi del Comune per fare chiarezza. Siamo più intelligenti delle altre amministrazioni? Non credo. Siamo solo più attenti e stiamo intervenendo, invece di far finta di niente come è stato per anni”.

Pubblicato lunedì, 3 Agosto 2015 @ 19:52:45     © RIPRODUZIONE RISERVATA