Vasta operazione questa mattina sul territorio tra Ladispoli e Cerveteri.
La Dia (Direzione investigativa antimafia) di Roma e i carabinieri del comando provinciale della Capitale, in collaborazione con la Guardia di finanza, hanno eseguito un sequestro di beni per 30 milioni di euro nei confronti di 5 famiglie di etnia Sinti, legate da stretti vincoli familiari e con numerosi precedenti penali, che – secondo gli investigatori – avevano “dato vita ad un’associazione per delinquere attiva sia nel Lazio che in note località turistiche del territorio nazionale e estero”.
La misura e’ stata emessa dal tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione (presidente Guglielmo Muntoni) su proposta del direttore della Direzione investigativa antimafia, Nunzio Antonio Ferla.
Nell’operazione sono stati impiegati 100 uomini delle forze dell’ordine.
I beni sottoposti a sequestro erano il frutto di proventi derivati da un traffico di furti in appartamento che hanno coinvolto il territorio da Civitavecchia a Ladispoli. Il traffico era esteso anche a Trieste e in Svizzera
In totale sarebbero circa 15 le ville sequestrate, oltre al distributore di benzina, un bar a Santa Marinella, conti correnti e auto.