Nieri e D'Ausilio nelle carte di Mafia Capitale. Ignazio Marino: il vicesindaco è una persona perbene. D'Ausilio: mai preso soldi da Buzzi • Terzo Binario News

campidoglio (1)E nel tritacarne di Mafia Capitale sono finiti anche i nomi del vicesindaco Luigi Nieri e dell’ex capogruppo Pd Francesco D’Ausilio. L’esponente di SEL non figura tra gli indagati, ma dalle carte dell’inchiesta si evince che il suo nome spunta nelle intercettazioni di Salvatore Buzzi.

Pronta la difesa del vicesindaco che dichiara tutta la sua estraneità ai fatti: “Non ci sto a prestare il fianco a questo gioco al massacro, ne’ a fare il bersaglio di certe ricostruzioni giornalistiche piu’ che superficiali. Cio’ che emerge con chiarezza nei brogliacci di cui si legge ormai ogni giorno e’ una cosa soltanto: se qualcuno fosse mai venuto a bussare alla mia porta l’avrebbe trovata non chiusa, sbarrata. Non so se essere lusingato dal disprezzo che Buzzi – aggiunge – mostra nei miei confronti nelle sue conversazioni. Leggo che pensa di me che dormo, che mi devo dare una svegliata, che non capisco, che sono addirittura ‘fuso’. Parole offensive che testimoniano con nettezza la frustrazione di Buzzi nei miei confronti. Dimostrano che, se Buzzi cercava in me una sponda, non l’ha mai trovata. Tanto che parla di me con disprezzo e veemenza”. Riferendo al presunto posto di lavoro che avrebbe chiesto a Buzzi, Nieri aggiunge: “mi fa quasi sorridere e comunque si tratta solo delle sue parole riferite ad altri. Ma poniamo pure che in questi anni io possa aver chiesto alla cooperativa 29 Giugno di assumere qualcuno. Per chi mi sarei speso? Per un mio parente o un mio amico? Mai! L’avrei certamente fatto per un disperato, pero’. Magari per un detenuto che per uscire dal carcere aveva bisogno di un lavoro per ottenere le misure alternative. E qual e’ il compito della cooperazione sociale se non quello di reinserire queste persone? E’ evidente che se il sistema Buzzi prevedeva un do ut des io non sarei mai stato disponibile. E mai lo saro’ per nessuno”. “A mio carico non esiste alcun riscontro ed e’ con la serenita’ della coscienza pulita che – aggiunge – vado avanti” e “diffido chiunque a perseverare in questa squallida operazione di diffamazione ai miei danni” altrimenti andra’ alle vie legali.

Dopo un primo no comment in mattinata, Ignazio Marino prende le difese del suo vice: “E’ una persona perbene”, dice il primo cittadino confermando tutta la sua fiducia.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del parlamentare di SEL Nicola Fratoianni: “Non e’ un caso che nelle ultime ore, da piu’ parti, si stiano dimostrando nei confronti di Luigi Nieri testimonianze di solidarieta’, dopo gli articoli apparsi oggi su alcuni giornali, in merito all’inchiesta su Mafia Capitale. Non e’ un caso perche’ Luigi Nieri e’ una persona perbene, e noi ne siamo convinti da sempre. La sua esperienza politica ed amministrativa ne e’ una prova evidente. In questi mesi – prosegue il coordinatore di Sel – abbiamo sostenuto lealmente lo sforzo straordinario del sindaco Marino per costruire un argine all’assalto criminale e per bonificare l’amministrazione. Continuiamo a ritenere fondamentale questo sforzo. Ma come abbiamo ripetuto molte volte, anche nell”interlocuzione con il sindaco, pensiamo che questa battaglia si vinca solo rilanciando il rapporto con la citta’, con le sue forze sane, con i corpi sociali, le associazioni, rispondendo al disagio che c’e’. Per questo e’ necessario aprire una nuova fase, capace di sottrarre questo sforzo alla sindrome del fortino assediato in un rinnovato rapporto con la citta’. Su questi temi e’ aperta nel nostro partito una discussione larga e profonda che consente di determinare proposte e percorsi in grado di raggiungere questo obiettivo. Intendiamo rivolgere questa interlocuzione anche e soprattutto fuori da noi. Per questo nei prossimi giorni daremo il via ad una consultazione con tutte quelle realta’ che nella citta’ di Roma da sempre si battono contro le mafie e per la giustizia sociale. La questione di Mafia Capitale non puo’ restare una vicenda tra il sindaco Marino da un lato e Buzzi e Carminati dall’altra. Allo stesso modo il Parlamento nazionale e il Governo non possono sottrarsi dal compito di affrontare con efficaci strumenti legislativi il problema della degenerazione dell’etica pubblica. La vicenda di Roma – conclude Fratoianni – parla infatti anche del rapporto malato tra politica ed interessi economici, per questo presenteremo una proposta di legge per vietare in modo assoluto il finanziamento in ogni forma alla politica da parte di societa’ ed aziende di qualunque natura che abbiano in essere rapporti economici con la Pubblica Amministrazione”.

Si difende con veemenza dalle accuse anche l’ex capogruppo dem in Campidoglio Francesco D’Ausilio, che rispedisce subito gli attacchi al mittente: “Ho letto stupefatto su di un quotidiano un articolo in cui si dice che io avrei preso soldi da Buzzi. Smentisco categoricamente quanto riportato sia nel titolo che nell’articolo e ribadisco la mia totale estraneita’ ai fatti che mi vengono attribuiti. Si tratta di ricostruzioni fantasiose e notizie infondate che disinformano i lettori e ledono la mia onorabilita’ a tutela della quale mi riservo di rivalarmi nelle sedi competenti”.

Pubblicato mercoledì, 10 Giugno 2015 @ 20:20:15     © RIPRODUZIONE RISERVATA