“Ha ragione il sindaco: riempiere box vuoti perché il mercato viva.
Per quanto riguarda l’inizio dei lavori di ristrutturazione invece,nessuna certezza e l’incertezza per una impresa,qualsiasi impresa, si rivela deleteria per il futuro.
Dopo quasi un lustro di attesa si continua a non dare tempi certi, e nemmeno l’ipotesi di un “ commissario” mi sembra abbia avuto un grande successo;ne ci sono state proposte alternative.
I tempi ormai sono determinanti e spero che gli stessi operatori se ne rendano conto e comincino a premere per aver garanzie sull’inizio dei lavori e mettano fine ad uno scandalo che si è protratto per tre( 3) giunte cittadine.
Per prendere in mano la situazione bisogna che gli operatori abbandonino la loro natura individuale e capiscano che lo stare insieme determina massa critica nei confronti dell amministrazione.
In diverse parti d Italia si sono costituiti in consorzio e forse questa potrebbe essere la svolta determinante.
I consorzi nascono per sostenere la promozione commerciale collettiva dei soci e del mercato in cui operano.
Perché non Ipotizzare un consiglio di mercato,limitato però alla collaborazione con il comune ed ad eventuali suggerimenti.
Oppure creare come avviene in diversi comuni ,consorzi,società d area,di natura privatistica o mista .
In molti casi si tratta di consorzi di gestione.Chi gestisce le aree si pone come intermediario tra imprese e amministrazione pagando a quest .ultima il suolo pubblico e riscuotendone il canone dagli operatori.
Una seria sperimentazione di forme di gestione avviene in diverse zone della Romagna dove i consorzi decidono l’assegnazione dei posti,il controllo delle licenze ,il rispetto delle graduatorie il funzionamento del mercato in rapporto con l’utenza.
In diversi casi sono stati decisi punti di accoglienza e informazione,la collocazione della segnaletica
Alcuni consorzi decidono la pubblicità collettiva e la promozione; persino la gestione dei vari mercatini.
Il Presidente di Comfcommercio Civitavecchia in una intervista televisiva,ha dichiarato adi avere 40 iscritti al mercato;proponga la costituzione di un consorzio e e per eventuali problemi si rivolga alla Federazione ambulante di Confcommercio che gestisce e partecipa a numerosi consorzi in tutta Italia.
Non credo ad un complotto nei confronti del mercato,però è altrettanto vero che 15 anni sono tempi biblici ed esiziali per una impresa ambulante.
Un mercato ristrutturato sarebbe un vero centro commerciale naturale capace di competere con i centri commerciali artificiali.
Forse un complotto non esiste ma una forma di “sudditanza psicologica”,che impedisce una sana concorrenza ,e’vagamente presente.
Che poi sia un ricettacolo di ladri e malfattori con “strage di portafogli” senza che nessuno intervenga a difesa, beh non fa sperare bene”.
Tullio Nunzi