“Unilabor ha già adempiuto parzialmente al pagamento degli stipendi di febbraio inviando a tutti i lavoratori un acconto e impegnandosi ad erogare il saldo a stretto giro”. Nel precisare la posizione della ditta che fino al 31 marzo si occuperà dei servizi di pulizia e portineria del comune di Civitavecchia si sfoga Carlo Giangrasso di Unilabor. Dito puntato contro il Comune. Per quelle fatture ancora non saldate, per una gara d’appalto che alla fine l’ha penalizzata. Per una serie di responsabilità che da palazzo del Pincio hanno attribuito alla ditta.
“Basti pensare che il taglio di circa il 50% delle ore sull’affidamento del tribunale – spiega Giangrasso – insieme al credito che Unilabor ha nei confronti dello stesso, sono unicamente le conseguenze delle comunicazioni errate e fuorvianti, dell’amministrazione che, in atti ufficiali, ne ha riconosciuto la responsabilità. A questo si aggiunga quanto sta avvenendo per la parte rimanente della commessa, che oggi occupa 75 persone, alle quali probabilmente aspetta un ulteriore taglio occupazionale, completamente dovuto alla volontà del committente, esposta in sede di ‘gara’, di procedere in tale direzione”.
Il responsabile di Unilabor inoltre tira le somme di quanto ancora aspetta di incassare dal comune. “Ad oggi – spiega Giangrasso – oltre alla mensilità di dicembre quasi interamente trattenuta per presunti disservizi dal 2013, è ampiamente scaduta anche quella di gennaio e tra qualche giorno scadrà anche quella di febbraio. Insieme ad altre somme pregresse. Insieme – aggiunge Giangrasso – alle somme che il tribunale non ha liquidato per i motivi di cui sopra imputabili esclusivamente al Comune”.
Ma “al di là di chi ha ragione e di chi ha torto chi ne fa le spese sono sempre e soltanto i lavoratori”. A sottolinearlo è la RSA Filcams Cgil Chiara Ceccarelli. “Siamo alla vigilia della firma del nuovo contratto di servizio per le pulizie e custodia degli stabili comunali e la situazione non potrebbe essere più preoccupante di così. L’impegno sindacale da parte nostra è al massimo ma purtroppo in larga parte, è disarmato da una situazione che altri hanno creato: da una parte un’amministrazione che ha ridotto in modo significativo la quantificazione della prestazione, e questo significa o una riduzione del personale o una riduzione degli stipendi dei lavoratori, e dall’altra un’impresa senza garanzie che subentra a un’altra che costantemente, ogni mese da più di due anni, paga i salari con estremo ritardo”.
Intanto, è stato fissato per lunedì mattina l’incontro tra sindacati e la nuova ditta. Per discutere di quanto emerso dall’incontro in programma i lavoratori hanno indetto per lunedì pomeriggio alle 15, in Compagnia portuale, un’assemblea di tutti i lavoratori. “La Cgil – sottolineano comunque dal sindacato – chiede che vengano rispettati tutti i parametri orari del lavoro”.
