Si Ladispoli: «Nessuno tutela il 'paesello'» • Terzo Binario News

“Sono tanti i romani che hanno preferito la vita del “paesello”. Il caos cittadino e determinate dinamiche vanno vissute sulla propria pelle, per comprenderle.

E certe dinamiche, in una piccola cittadina come Ladispoli, non sfuggono ad un occhio attento.

È un dispiacere, vedere che, in alcuni casi particolari, chi è nato e cresciuto qui, non abbia interesse a difendere il proprio territorio anzi, quasi per disprezzo, insegue la chimera del progresso, cancellando e distruggendo tutto.

Chi insegue la sola smania di far diventare il paesello, una city, probabilmente ha vissuto male, questa differenza con i “cittadini” (semmai fosse importante), oppure ha qualcosa da nascondere.

In entrambi i casi, gli effetti sono devastanti.

Nel paesello magari, si rincorre la moda delle griffes, dei macchinoni potenti o delle case con piscina e leoni (di gesso) sui cancelli. Stereotipi, certo. Noi ad esempio, come circolo politico rincorriamo la giustizia sociale ed ambientale, dove le ricchezze siano ben distribuite e non sfacciate, siamo più pratici.

Gli occhi attenti, in un periodo così difficile, sono ancora più attenti. Notano la ricerca disperata di una nuova cittadinanza agiata, fa niente se i cittadini perdono spazi verdi o romantici panorami. Davanti al progresso e a colate di cemento, gli occhi attenti notano i prezzi irrisori dei terreni da edificare e le scarse entrate per il comune e di come sia stato facile passare da un “no, non si fa” a “prego, fate pure”.

Gli occhi attenti, notano i bandi, pubblicizzati a pagamento, annullati e poi rieditati per dare in gestione al privato,un campetto, a cui poi dobbiamo ridare i soldi, perché in zona a rischio idrogeologico. “Spostate il perimetro del vincolo!”. Male che va, qualcuno morirà affogato.

Notiamo che, nella maggioranza ad esempio, non c’è un dentista o che so, un netturbino.
Una sola cosa pare unirli ma al momento ci sfugge.

Gli occhi attenti notano la centralità del viale e i vari spostamenti di attività commerciali lungo i marciapiedi. Per comodità, si intende.
Come notiamo che altri vanno a colonizzare luoghi inesplorati della “città che sarà”, dove arrivano persino le ciclabili.
Quelle che ci costano un occhio della testa, tra farle e disfarle, per buttarci nuovamente l’asfalto sopra.

Come si chiama questo modo di agire?
Ci sfugge anche questo.

E i preventivi, su brogliacci di carta, dove non vengono inseriti i costi dettagliati, quasi fosse un segreto saperlo. Cosa spingerà questa amministrazione ad essere così sbrigativa?
Il progresso che va veloce?

Le casette tirolesi, quasi imposte ad essere prese per un anno dagli esercenti, con ricavi, per il comune ridicoli. O le piazzole della sagra offerte ai locali pur di non lasciarle vuote. Sarà la crisi?

Anche i cantanti sembrano quasi imposti, sebbene cantino la criminalità, mica la fanno.

Però quelle spese, così “urban” per un paesello spaventano un po’ i cittadini burini.
Perché non si capisce come vengano pagati, se attraverso il comune, la proloco, gli sponsor, i fondi regionali. E poi, puff, all’improvviso, tutti i documenti che cerchi, per completare il quadro, svaniscono nel web e diventano inaccessibili.

Emis Killa stesso dichiara di non guadagnare quelle cifre. Come è possibile, allora?

L’amore per i giovani, di questa amministrazione, “che sennò fanno gli incidenti stradali”, ancora non interviene a fare controlli ad auto e moto modificate che girano giorno e notte per le vie. L’amore per i giovani, ancora non ha trovato una soluzione, in accordo con Anas, per rendere sicuro quel tratto maledetto dell’Aurelia.
Si farà, solo se arriva il centro commerciale.
Su terreni svalutati, dove non c’è neanche acqua potabile.

Una città che vuole diventare grande, che è passata da annunciare due grandi hotel per i turisti fino a chinarsi davanti il potere di ambulatori privati e RSA.

E gli occhi si riaprono, di colpo, al paesello”.

Circolo Sinistra Italiana
Litorale Nord
“Mahsa Amini”

Pubblicato giovedì, 30 Novembre 2023 @ 13:24:48     © RIPRODUZIONE RISERVATA