Scuolambiente Cerveteri racconta la storia di Martina e della tartaruga marina salvata • Terzo Binario News

Scuolambiente Cerveteri racconta la storia di Martina e della tartaruga marina salvata

Feb 26, 2021 | Cerveteri, Scuola

“Scuolambiente è un’associazione molto attenta alla crescita dei giovani ed alla formazione dei futuri cittadini , come cita uno dei nostri motti!

Spesso accade che, nelle classi coinvolte dai nostri progetti, si scopra una risorsa e/o una vocazione nei piccoli ambientalisti che abbiamo la fortuna di incontrare! Dobbiamo essere grati alle insegnanti che con tanta passione riescono a trasmettere loro le conoscenze con metodi innovativi e piacevoli, tanto da farli appassionare alle materie tecnico scientifiche.

Se poi alcuni di questi piccoli ecologisti, hanno la fortuna di far parte di una squadra, insieme alla propria mamma, la passione si amplifica e diventa una bellissima espressione di vita.

E questo è ciò che è capitato a Martina una giovane volontaria, che abbiamo avuto il piacere di conoscere ed apprezzare anni fa in una classe Ecolaboratorio Scuolambiente, e che fa parte del gruppo Amici di Torre Flavia con Sonia, sua madre, insegnante di scuola dell’infanzia e facente parte di Sea Shepard, una delle associazioni che la scorsa estate, insieme agli amici volontari di Tartalazio hanno vigilato sulla schiusa delle uova delle tartarughe, depositate lungo il litorale laziale.

Nel corso di questi primi mesi dell’anno, è successo che fossero state avvistate delle tartarughe spiaggiate, alcune vive ed altre purtroppo…no! Fortunatamente…l’avventura di Martina è stata a lieto fine….adesso tocca a lei raccontare la sua esperienza come giovane volontaria in soccorso delle tartarughe.

IL SALVATAGGIO DI WINTER
Winter e’ il nome che ho dato ad una tartaruga marina della specie Caretta Caretta che la Guardia Costiera ha trovato spiaggiata in riva al mare a Pescia Romana.
Era senza una pinna, quella anteriore destra.
Noi siamo partite subito, io e la mia mamma, abbiamo preso gli asciugamani per tenerla al caldo e proteggere i suoi occhi dal sole.
Le tartarughe marine vivono in acqua e i loro occhi sono abituati alla luce del sole filtrata dall’acqua; fuori dall’acqua la luce la luce del sole e’ dannosa per i loro occhi e per proteggerli Winter lacrimava molto.
Se fosse stata estate gli asciugamani sarebbero serviti per rinfrescarla, ma gli asciugamani dovevano essere bagnati con dell’acqua.
Abbiamo messo la tartaruga nel bagagliaio della nostra auto, da quel momento noi dovevamo proteggerla.
Mamma ha chiamato la biologa di nome Ilaria e gliel’abbiamo portata.
In auto io dovevo controllare che avesse il naso libero dall’asciugamano cosi poteva respirare. Le tartarughe marine hanno i polmoni come noi e quindi devono respirare fuori dall’acqua.
Nel frattempo Ilaria ha dovuto recuperare un’altra tartaruga a torre Flavia.
Ha preso Winter, l’altra tartaruga e le ha portate a Zoomarine dove c’è il centro recupero tartarughe marine”.
Martina 4 C – scuola primaria I.C. Giovanni Cena Cerveteri
Grazie alle Insegnanti Carla, Laura, Lia, Michelina