Santa Marinella, quella che fino a qualche anno fa era la “Perla del Tirreno” e oggi rischia di diventare la “Perla ai Porci” (economicamente parlando), è finita sui giornali. E non solo su quelli italiani. Non bastava la Repubblica a raccontare il “caro ombrellone” della riviera laziale: ci si è messa pure la stampa tedesca, che in genere si occupa di Grecia, spread e Oktoberfest, ma che questa volta ha deciso di spiegare ai suoi lettori come funziona la tintarella a peso d’oro nel Belpaese. E dulcis in fundo, anche Andrea Vianello di Rai 3 ha raccontato la sua esperienza santamarinellese.
La notizia, in sintesi: a Santa Marinella un ombrellone costa quasi quanto un affitto in periferia. Colpa, o merito, dell’amministrazione comunale che, invece di calmierare i prezzi e difendere il diritto costituzionale a mettere le chiappe sulla sabbia senza vendere un rene, ha preferito “valorizzare” il bene comune.
Come? Affittando la spiaggia più estesa per la modica cifra di 367.343 euro l’anno, oltre alla concessione demaniale. Un prezzo che neanche Manhattan per Central Park.
Il concessionario, che non è la Caritas ma un imprenditore, ha pensato bene di non tenersi il salasso sulle spalle e ha fatto quello che qualsiasi manuale di economia suggerisce: scaricare i costi sulle tariffe. Risultato: file di bagnanti che, prima di stendere il telo, devono stendere la carta di credito.
E siccome l’appetito vien mangiando, l’amministrazione ha deciso di non lasciare in pace neppure le poche spiagge libere: via libera a concessioni stagionali per trasformarle in “spiagge attrezzate”, cioè a pagamento. Per non parlare della brillante idea di eliminare ogni parcheggio gratuito nei pressi degli arenili: così, anche chi sperava di risparmiare portandosi ombrellone e panino da casa, finisce spennato ai parcometri.
Ecco quindi il capolavoro: una località balneare che, anziché attirare turisti, li sfida a resistere fino a Ferragosto senza aprire un mutuo. Con la benedizione dell’amministrazione, che invece di proteggere il mare come bene comune, lo tratta come un centro commerciale in franchising.
I tedeschi leggono, ridono (amaro) e ringraziano di avere il Baltico.
Il giornalista di Rai3 Andrea Vianello rincara la dose su X: “Santa Marinella non è per tutti, è un posto caro. Chi non ha i soldi, vada altrove”, dice la cliente di uno stabilimento. La Perla la conosco bene, è una tranquilla località sonnolenta da famiglie, non proprio Portofino! L’arroganza dei balneari supera ogni limite visto che il gestore mette ombrellone e due lettini a 80 euro”.
Noi leggiamo, piangiamo (vero), e ci chiediamo quanto manchi alla prossima trovata: il ticket d’ingresso per respirare l’aria di mare. Magari con abbonamento stagionale.ù
Braccio da Montone