Otto marzo, per la “Giornata della donna” il gruppo “Se non ora, quando?” colora Allumiere di rosa e di giallo • Terzo Binario News

Il movimento femminista, che a febbraio ha soffiato sulle prime 12 candeline, quest’anno ha voluto rendere omaggio, in particolare, alle donne iraniane

Quando si parla di donne e di diritti, Allumiere è sempre in prima linea. Mercoledì prossimo, in occasione dell’otto marzo, il gruppo “Se non ora, quando?” ha organizzato come sempre, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e altre associazioni locali e l’Istituto comprensivo di Tolfa (plessi di Piazza Turati e via del Faggeto) un maxi evento in due giornate, che possa offrire occasioni di riflessione su molte questioni ancora aperte, dalla parità di genere alla discriminazione. Tale evento, che si rivolge a tutta la cittadinanza, in particolare a giovani e giovanissimi, inizia alle 15.30. Al grido di “Donna, Vita e Libertà”,  si parte con una marcia per le donne iraniane da Piazza Turati a Piazza della Repubblica, dove alle 16 si svolgerà un flash mob, seguito da interventi istituzionali, letture e testimonianze.

Questo primo step vedrà la partecipazione degli alunni dell’Ic Tolfa e di numerose associazioni, quali le scuole di danza “Dance World” e “New Dance Revolution”, gli “Amici della Musica”, alcuni rappresentanti della Cgil, l’”Associazione Poeti Locali” e “Il Ponte” (Programma Coccinella).

Alle 17, l’associazione “Click” inaugurerà al Palazzo Camerale la mostra fotografica “Storie di attivismo: 12 anni di Se non ora, quando? Allumiere”, in esposizione fino a sabato, e  a seguire, al Centro Anziani, verrà proiettato un documentario a tema, in collaborazione con la sezione locale Anpi.

La celebrazione della donna si concluderà sabato 11 marzo con lo spettacolo teatrale “La Vergine Giurata” de “La Scatola Folle”, previsto per le 18 al Palazzo Camerale.

Il merito di questo impeccabile lavoro di organizzazione e aggregazione è tutto del movimento “Se non ora, quando?”, un insieme di diverse individualità che tra loro fanno squadra da dodici anni a questa parte e che ormai sono diventate un pilastro di una rete territoriale che si fa sempre più attiva e consapevole.

È grazie a loro se, anche ad Allumiere, a partire dal 2011 è iniziato a livello istituzionale un percorso di consapevolezza volto a riconoscere il ruolo e l’importanza dell’universo femminile, abbattendo gli stereotipi e contrastando un sistema fatto di disuguaglianze. Un percorso nato grazie alla tenacia di alcune attiviste locali – le sorelle Rita e Velia Moraldi, Laura Ciucci, Antonella Rinaldi, Paola Annibali, Teresa Boggi, Franca Onori, Patrizia Befani e la compianta Maria Luisa Pinna – e portato avanti con convinzione e con il supporto istituzionale delle ex assessore alla cultura Stefania Cammilletti e Brunella Franceschini e ora della delegata alle Pari Opportunità, Alessia Brancaleoni.

Dopo essersi distinte come gruppo nella lotta contro la realizzazione della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, lo Snoq di Allumiere si è sempre impegnato attivamente nel portare avanti azioni culturali, sociali ed educative, prime fra tutti la giornata dell’otto marzo e della violenza di genere.

A questo proposito, le sorelle Moraldi ricordano ancora con un sorriso la loro prima uscita pubblica ad Allumiere nel novembre 2012, quando insieme alle altre fondatrici del gruppo esposero in piazza tante paia di scarpe rosse per ogni vittima della violenza di genere e, più di qualche disinformato, chiese loro il prezzo d’acquisto di tutte quelle scarpe usate ancora in buono stato.

Da allora però le cose sono cambiate. Adesso l’otto marzo e il 25 novembre, date istituzionalizzate dall’allora assessora Franceschini (che ha anche istituito l’Assessorato alle Pari Opportunità), sono eventi irrinunciabili di ogni calendario collinare, a prescindere da ogni colore politico.

<<Diciamo che la nostra attività  – spiegano – nasce con la nostra partecipazione, prima a Roma e poi a Siena, alle marce di protesta del “popolo rosa” in risposta alla vicenda Ruby, che a tutt’oggi ci lascia l’amaro in bocca. Successivamente abbiamo deciso di portare avanti, nei limiti delle nostre possibilità, eventi, manifestazioni e momenti informativi che potessero sensibilizzare la cittadinanza su un tema che spesso viene minimizzato o addirittura sottaciuto anche per ignoranza e preconcetti culturali. Noi invece sentivamo il dovere di contribuire ad una radicale inversione di rotta”.

Del resto, si sa, la rivoluzione è donna. E, nel caso specifico, si tratta di una rivoluzione gentile portata avanti nel corso degli anni passo dopo passo, per dare alle nuove generazioni l’idea di un futuro di trasformazioni e di inclusione.

Tra le tante iniziative di rilievo del gruppo, vanno anche ricordati il contributo attivo all’organizzazione delle “Emozioni in Rosa”, nonché i vari incontri organizzati con i medici locali e con gli psicologi Mirella Trotti e Roberto Gabriele per parlare del problema delle relazioni tossiche, dell’importanza della prevenzione, della resilienza e dell’empatia nei rapporti interpersonali. Tra le tante battaglie, invece, notevole è stata quella per dire no al “Decreto Pillon”.

Pubblicato sabato, 4 Marzo 2023 @ 14:15:19     © RIPRODUZIONE RISERVATA