“Potrà sembrar strano ma la cultura è una componente fondamentale del terziario ed è determinante per il suo sviluppo.
Nella cultura ci sono i presupposti di una economia turistica, la cultura è una componente trasversale ma non autonoma per l’ economia della nostra città.
Bisogna evidenziare in questo contesto anche l’importanza delle imprese private della cultura, veri “monumenti vivi” come librerie, locali storici, teatri e cinema insieme a musei, siti artistici ed archeologici, sono luoghi di identità che caratterizzano la città, luoghi che trasmettono memoria e ripeto costituiscono identità. E l’identità di una città è fondamentale per il suo sviluppo.
La polemica sulla biblioteca comunale, con servizi dati regolarmente in affidamento ma come se si trattasse di pulizie o mense con tutto il rispetto per queste ultime, la biblioteca è cultura e la cultura, così come le imprese della cultura, creano relazioni tra persone, luoghi, cose e vanno gestite diversamente, non burocraticamente.
Perché la cultura fa i luoghi e li caratterizza.
Questo dovrebbe essere un obiettivo ambizioso, strategico, mettere in rete operatori culturali pubblici e privati per cambiare la città, o meglio avviare una vera sinergia, un sistema culturale che è già presente in città, va solo integrato. Valorizzato per restituire una immagine identitaria a questa città.
Perché beni e servizi culturali, le iniziative culturali sono un importante attrattore turistico, incidono nella scelta della meta di vacanza e determinano l’attenzione dei croceristi.
I consumi culturali creano ricchezza nel territorio e hanno,effetti moltiplicatori consistenti.
La cultura conserva l’identità, la rinnova e quando la cultura diventa impresa cambia la città”.
Tullio Nunzi