“Si rischia una frattura tra città e crocerismo.
Chi dovesse chiedere ai pendolari, alla stazione ferroviaria, cosa ne pensano del crocerismo a Civitavecchia, riceverebbe improperi, visto il caos nella stazione e sui treni.
Chi chiedesse agli automobilisti ed anche pedoni ,notizie del traffico di Ncc, bus e taxi verrebbe preso a brutte parole.
Lo stesso avverrebbe per persone sensibili all’impatto ecologico delle navi da crociera. Se si chiedesse ai commercianti non sarebbero felici per l’attenzione dei croceristi alla rete commerciale.(10% circa nel bilancio complessivo stando ai dati Confcommercio).
Poiché conosco l importanza del crocerismo, sia per quello che genera all’interno del porto, e sia per il valore aggiunto con cui contribuisce alla crescita della città, perché non intervenire e far comprendere alla città i benefici economici che portano le crociere; perché non chiedere una maggiore attenzione da parte delle compagnie non solo al porto di Roma, ma alla città che lo ospita.
Un tempo si diceva (sbagliando) che diversamente dall‘industria, dove il valore aggiunto rimaneva all interno, nel turismo si spandeva nel territorio. Bisognerebbe far capirlo a pendolari, cittadini e commercianti . La frattura con la città rischia di diventare insanabile. Altro che fare sistema”.
Tullio Nunzi
