DIVIETO DI FUMO Perché non firmo l’ordinanza che vieta di fumare in spiaggia.
Nell’anno dedicato al plastic free e alla lotta all’inquinamento del mare, i sindaci sono stati invitati a promulgare delle ordinanze anti fumo, o meglio di divieto di fumare in spiaggia o nei pressi della battigia (da misurare con apposita fettuccia ).
Io non la farò. Secondo me, la lotta all’inquinamento deve passare dalla sensibilizzazione dei singoli individui e non dai continui ammonimenti. È già previsto il divieto di buttare cicche in spiaggia o per strada, come per tutti i tipi di rifiuti. Addirittura, non si dovrebbe neanche disperdere la cenere nell’ambiente. Infatti, i molti che sono colti a gettare sigarette in terra, sovente si giustificano lamentando la carenza di posacenere. Ma io non ho mai visto nessuno fermarsi di fronte ad un cestino per fumare la propria sigaretta.
Quindi, basterebbe fare ciò che è previsto: acquistare un piccolo posacenere, anche monouso che, come l’accendino, dovrà far parte della dotazione di un fumatore.
Così facendo, non si disperderebbe la cenere nell’ambiente, non si getterebbero mozziconi in terra e il posacenere si potrà poi svuotare in un cestino. Ho suggerito all’assessore all’ambiente di distribuirli gratuitamente in fase preliminare, come esempio di buone pratiche “ambientali”.
Ecco, sensibilizzare non vietare, a chi si vuol rilassare in spiaggia, il piacere di una sigaretta. Lo dico da non fumatore. Mi sembra come mettere i cartelli “severamente vietato”, a cosa servono? Il divieto di inquinare c’è già. Anzi, la deriva dei divieti a cosa ci porterà?
Di questo passo mi aspetto il divieto di baciare il proprio partner al tramonto sulla battigia. Scherzo, ma neanche tanto “
p.s.: smettete di fumare, è l’unica iniziativa sensata
Sergio Caci