Successo della terza edizione della serata charity organizzata dallo stilista per presentare gli splendidi abiti suoi e di altri couturier italiani
di Cristiana Vallarino
Serata magica, quella di sabato, declinata lungo la scalinata di porta Livorno, nel porto storico di Civtavecchia. E’ andata oltre le aspettative la la terza edizione di “Franco Ciambella & Friends” che ha alternato le sfilate di splendidi abiti firmati a momenti di danza, lirica e premiazioni.
Naturalmente, dopo la presentazione dell’evento che la voce di Roberta Frascarelli ha ripetuto in attesa che iniziasse, è stato doveroso, con l’uscita di due suoi abiti vintage in nero e greige, l’omaggio a Giorgio Armani, una ispirazione per tutti gli stilisti degli ultimi 50 anni.
Poi la serata è andata avanti, presentata dalla spigliata Margherita Praticò (rigorosamente vestita Ciambella), affiancata – spesso in simpatici “battibecchi” – dallo stesso stilista.
La prima a venir chiamata al microfono è stata Amelia Ciampa, che ha spiegato l’attività della Consulta delle donne, associazione di promozione sociale che presiede e che opera nel territorio dal 1988, quando fu creata da Elisa Aceto, la cui figura, anche di sarta, è stata ricordata. Alla Consulta è stato devoluto l’incasso a offerta degli spettatori.
Poi dodici eteree modelle hanno indossato le originali creazioni, molto diverse fra loro ma ugualmente eccezionali, firmate da Gianni Calignano, da Luigi Borbone e da Gabriele Fiorucci Bucciarelli e in chiusura, da Franco Ciambella. Calignano che ha presentato alla platea abiti solo realizzati intessuti naturali ed ispirati alla natura, Borbone che ha osato portando una disinvolta donna Paolina Bonaparte Borghese che diventa Venere, e infine Fiorucci Bucciarelli con una collezione di nero elegantissimo, più di haute couture che di pret a porter.

Quelle mostrate dallo stilista “di casa” sono state 12 creazioni ispirate all’Essenza. Come ha spiegato, a dargli lo spunto è stata la semplicità del saio di San Francesco che, si è scoperto coi moderni mezzi della scienza, aveva incorporato parti della veste di Santa Chiara. “Il capo base – ha detto Ciambella – si evolve per divenire, attraverso colori e forme, altro pur rimanendo sé stesso. Il gioco dei tessuti fluidi come georgette, satin, crepe e più sostenuti come mikado, duchesse o taffettà fa apparire diverso ciò che invece è in evoluzione”. Ciambella ha raccontato di come lui parta spesso proprio dal tessuto, appoggiandolo sul manichino e poi passando allo schizzo o al modello sul carta. Il risultato, stavolta, è stata una collezione sobria, molto elegante, firmata dal couturier che proprio il 15 giugno ha festeggiato il suo compleanno. «Sono sempre felice di sfilare nella mia città – ha detto lo stilista – ritengo questa collezione un’espressione della mia maturità artistica: non ho figli e mi piacerebbe onorare il tempo impiegato nella mia ultra trentennale formazione e in tutta la mia mia esperienza per lasciare qualcosa di me alla mia città come ad esempio un’Accademia di moda e magari un’esposizione permanente di abiti per tutti, non solo per i turisti».
Per la parte musicale è stata protagonista – con due esibizioni – la cantante lirica Luisa Ciciriello, di spessore internazionale ma legata alla nostra zona, in particolare a Santa Marinella. Davvero d’effetto la sua voce sulle note di Moricone. Doppia performance d’ispirazione flamenca quella del giovanissimo ballerino Giovanni Tesse.

Due i riconoscimenti assegnati dall’associazione Acquarius che Ciambella presiede e che sono stati consegnati dal sindaco Marco Piendibene e dalla vice e assessore alla Cultura Stefania Tinti: al dottor Gino Saladini, per la sua attività a tutto campo nella cultura, e alla presidente onoraria della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco, per anni a sostegno della comunità. Per loro due bitte in argento create dall’orafo Marco Mancini. «Questa è una kermesse che travalica i confini nazionali, dando lustro e visibilità alla nostra città» ha commentato il sindaco mentre Stefania Tinti ha sottolineato come l’educazione al bello e all’eleganza debbano entrare nelle case e nelle scuole.

Durante la serata Ciambella ha rivolto diversi appelli alle istituzioni locali (in particolare all’amministrazione comunale, all’Autorità portuale e alla Fondazione Cariciv che da tre anni rendono possibile l’iniziativa) affinché Civitavecchia possa accogliere la raccolta d’abiti haute couture italiana vintage della giornalista di moda Fiorella Galgano (la cui figlia Alessia ha concesso i due abiti sottoveste di Armani), reperendo una sede espositiva adatta che possa attirare la curiosità dei molti turisti di passaggio. Ma Ciambella, che da decenni insegna in giro per l’Italia, auspica pure la creazione di un’Accademia della moda, nella città dove lui ha scelto di aprire e mantenere il proprio atelier e dove peraltro esiste già una sezione moda nell’istituto professionale “Calamatta”, di cui molti studenti erano presenti in platea.
Doverosi in chiusura i ringraziamente ai tanti che hanno collaborato in mille modi, anche nel backstage, alla riuscita della manifestazione e naturalmente ai molti sponsors che ci contribuiscono concretamente. Tutti i nomi diffusi nei giorni precedenti l’evento.
