Manifesti contro l'aborto a Roma: è bufera • Terzo Binario News

Manifesti contro l’aborto a Roma: è bufera

Gen 20, 2021 | Cronaca, Politica, Roma

“Rieccoli. Schierati come un esercito, pieni zeppi di soldi da investire. Una macchina da guerra: la guerra contro il corpo delle donne, la nostra libertà di scelta e autodeterminazione”. Così Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio.

“Oggi (mercoledì 20 gennaio, ndr) l’associazione Pro Vita e Famiglia parte da Roma con l’ennesima campagna contro l’aborto dei movimenti ultracattolici: con una falange di “vele” mobili, evidentemente usate per dribblare il già insufficiente (ad arginarli) regolamento sulla cartellonistica stradale. Il volto di una giovane donna sorridente con un cartello stop aborto in mano”.

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“La peggiore destra d’Europa è già qui, nelle nostre città, a Roma e da Roma manda i suoi messaggi peggiori. La libertà delle donne è il loro target, una società medievale il loro approdo. Dobbiamo fare attenzione. E argine”.

Pro Vota & Famiglia Onlus, sulla sua pagina Facebook, ha commentato: “Il corpo di mio figlio non é il mio corpo, sopprimerlo non é la mia scelta #StopAborto”.

Manifesti contro l’aborto, emendamento per la rimozione

Con l’emendamento approvato in Assemblea Capitolina sarà finalmente possibile la Rapida e tempestiva rimozione di pubblicità lesive della dignità umana, discriminatorie o recanti informazioni ingannevoli”. Questo l’annuncio, a dicembre, di Gemma Guerrini, presidente della commissione capitolina Pari Opportunità.

“Tali pubblicità potranno essere rimosse con più immediatezza grazie ai due emendamenti da me proposti alla “Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 50 del 30 luglio 2014 in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni”, con i quali si efficienta l’attuazione di quanto finora disposto in modo troppo generico dal regolamento medesimo”.

“Al fine di prevenire e contrastare adeguatamente ogni forma di pubblicità discriminatoria e/o lesiva della dignità umana ovvero recante immagini violente e/o degradanti, verrà infatti costituito un Osservatorio sulla Pubblicità composto, a titolo gratuito, da pubblicitari, operatori, esperti di settore particolarmente distintisi per l’assunzione di codici deontologici antidiscriminatori; e, per Roma capitale, da un rappresentante della Polizia Locale e da un rappresentante del Dipartimento Partecipazione Comunicazione e Pari Opportunità”.

“L’Osservatorio Pubblicità, con lo scopo di realizzare un programma strutturale di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto alla pubblicità discriminatoria, avrà il compito di redigere un codice etico per la promozione di norme certe e chiare, e di sanzioni anche pecuniarie. Esso sarà inoltre l’organo consultivo anche di prevenzione per il rispetto di tale codice etico, fornendo assistenza e pareri sia su richiesta sia in autonomia”.

“Gli emendamenti da me presentati vanno così a completare un lungo lavoro della Commissione Pari Opportunità di cui sono presidente, un lavoro iniziato nel 2016 con la mozione n. 24 a mia prima firma, approvata il 24 novembre 2016, e proseguito con la mozione n. 2, sempre a mia prima firma, approvata l’11 gennaio 2018”.

“Ringraziando l’assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, per aver supportato e recepito il lavoro della Commissione, e i membri della Commissione tutta, sono veramente lieta di poter dichiarare che oggi l’Assemblea Capitolina ha consegnato alla città uno strumento utile e necessario per garantire i diritti di tutti e di ciascuno”.

c.b.