“Mamma Marcella accudita con amore nella rsa Regina Cœlorum di Santa Marinella” • Terzo Binario News

“Mamma Marcella accudita con amore nella rsa Regina Cœlorum di Santa Marinella”

Ago 26, 2023 | Cronaca, Santa Marinella

I figli di una 88enne ospite della struttura ringraziano gli operatori

“Tra le tante incertezze dell’esistenza umana, c’è quella di non poter prevedere cosa ci accadrà in futuro, mentre è invece certo che ciò che ci capiterà saremo chiamati a gestirlo; situazioni indesiderate, inaspettate, irreversibili, angoscianti o addirittura tragiche: quasi sempre ciò che ci distingue non è tanto quello che ci accade, ma come riusciamo a gestirlo.

Sicuramente, la stragrande maggioranza delle persone, se potesse scegliere in quali condizioni affrontare la fase della vecchiaia, eviterebbe di arrivarci in condizioni psico fisiche poco dignitose, con ridotta autonomia e mobilità e certamente aspirerebbe all’assenza di dolore: purtroppo il destino non sempre ci ascolta ed accontenta.

Nostra madre Marcella ha compiuto 88 anni, è sempre stata il baricentro e il punto di riferimento di una famiglia allargata e numerosa, con rigore e costanza ha saputo amare ed essere amata di quell’amore profondo, accudente ed affidabile.

Una donna naturalmente dotata di una dose di intelligenza e capacità superiori alla norma ed adeguati ad affrontare e risolvere problemi di ampia entità, una donna anche capace di vedere e accogliere l’altro da sé sempre senza pregiudizi e preclusioni: credente ma anche profondamente laica nei confronti delle differenze e dei diversi da sé.

Sicuramente anche lei, se avesse potuto, avrebbe deciso di vivere la vecchiaia diversamente, invece alcuni anni fa ha sviluppato una forma di Alzheimer, all’inizio leggera, gestibile, ma che l’anno scorso si è aggravata improvvisamente, la malattia ha infatti avuto un’accelerazione imprevista: gli accadimenti si accavallavano e premevano oltre le nostre capacità di prevederli, la nostra disponibilità, motivazione a fare il meglio, determinazione a tenerla a casa – cosa che sapevamo desiderava -, si rivelavano continuamente frustrate, il senso di impotenza e la sua sofferenza ci hanno infine messo di fronte ad una scelta, anche se avremmo tanto voluto evitarla. Invece, alla fine abbiamo dovuto gestirla e fortunatamente in accordo tutti noi suoi 4 figli abbiamo deciso di trovare una soluzione diversa dal percorso finora sperimentato.

Quindi abbiamo iniziato a cercare un luogo dove potesse stare meglio di come noi, pur con l’aiuto di professionisti, ma a casa, fossimo riusciti a garantirle: non è facile gestire i sensi di colpa di andare in una direzione indesiderata e superare l’insicurezza di individuare una struttura senza sapere se sia la più adeguata. Purtroppo in questo i pregiudizi e gli stereotipi sulle strutture di accoglienza per anziani e minori che ciclicamente esplodono nella nostra società su casi singoli di disumanità compromettono la credibilità e la professionalità di molti onesti operatori di un settore sempre più indispensabile per la collettività, e certamente non aiutano i cittadini a decidere serenamente per il destino dei loro cari. Infine, l’ultima difficoltà: maturare la lucida consapevolezza che, superato un certo limite delle condizioni di salute, l’amore nell’accudimento e la pur completa disponibilità dei familiari non curano meglio di un contesto professionale appropriato.

Pertanto, finito il giro di telefonate a parenti ed amici, consultati esperti del settore, abbiamo fatto la nostra scelta, l’RSA Regina Coelorum: la nostra fortuna, l’immediata sensazione, sin dai primi contatti, di stare nel posto giusto e di avere un’assistenza ed un accompagnamento accogliente e competente per la condizione di nostra madre percepita come sempre più grave dal punto di vista psico fisico – in particolare ci preoccupava una profonda e ormai cronica ferita al piede che all’RSA sono riusciti in alcuni mesi a guarire migliorandole notevolmente la qualità della vita e togliendole sia il dolore che gli antidolorifici.

Ora è passato un anno: possiamo affermare con cognizione di causa – anche perché visitiamo mamma 3-4 volte a settimana – che lo staff, laico e religioso, sanitario e socio assistenziale, oltreché amministrativo, non è solo composto da persone con qualità umane compatibili con la Mission della struttura e con competenze e professionalità altamente qualificate, ma l’approccio con il quale questi ingredienti vengono fatti interagire ha consolidato un modello per cui il risultato finale è migliore della somma delle parti: questo fa la differenza tra la fortuna di trovare persone singole competenti e la fortuna di trovare un sistema che valorizzando le caratteristiche dei singoli riesce a creare un modello efficace e di alta qualità.

Un sistema di accoglienza organizzato con questi requisiti consente l’effettiva personalizzazione degli interventi; progetti individualizzati che vengono elaborati sulle caratteristiche, bisogni, quadro clinico e livello di autonomia residua di ogni singolo ospite e non interventi standardizzati e spersonalizzati: nostra madre, Marcella, è conosciuta e riconosciuta da tutto il personale, in questo modo la sua personalità e la sua dignità vengono rispettate.

Oggi, sapere che mamma, in condizioni di non autosufficienza e incapace di proteggersi e di prendersi cura di sé stessa, è ospite al Regina Coelorum ci rassicura e ci fa pensare di esserci presi cura di lei al meglio: con convinzione ringraziamo tutto il personale, davvero tutt@, davvero grazie per quello che fate e continuate a fare”.

I quattro figli di Marcella M.