Come più volte segnalato viene spesso abusato l’omissis sugli atti pubblici anche laddove veramente è ingiustificato.
Il Comune di Ladispoli ha una preoccupante tradizione in tal senso. In alcuni casi è tollerabile perché riguarda casi di atti per i dipendenti, in altri vengono coperti dati relativi a liti giudiziarie e rimborsi ad avvocati e l’aspetto potrebbe risultare comprensibile, ma nel caso degli affidamenti non è tollerabile che si usi questo approccio.
L’ultima è di ieri con la Determina 779 del giorno 10 maggio, a favore del geometra A.M. probabile acronimo ‘creativo’ di un professionista molto in auge con il sindaco Grando et similia.
Ma vi sono molti altri casi precedenti come l’arch. E.E. o anche D.C. e in ogni caso va pubblicato il curriculum degli incaricati, come anche le congruità rispetto all’incarico.
In questi casi non solo non è assolutamente giustificato ma è anche un evidente tentativo di rendere difficoltoso il controllo del rispetto della regola di rotazione negli appalti diretti prevista dal Codice degli Appalti.
Infatti il Codice degli Appalti dichiara possibile andare in affidamento diretto sotto determinate soglie ma, per evitare abusi, impone che regole la principale delle quali è la rotazione dei professionisti.
Non solo ma la legge impone la congruenza fra l’affidamento e quindi che non vi siano affidamenti generici ma specifici per comprendere se vi sia compatibilità fra l’importo ed il lavoro affidato.
Tutto questo a tutela dei cittadini e dei consiglieri che vogliano controllare come vengono spesi i propri soldi ma anche che non vi siano commistioni poco chiare fra il comune, l’amministrazione ed i professionisti incaricati di svolgere incarichi che hanno ricadute sui cittadini.
Ora la Determina 779 impatta sulla travagliata situazione dell’Olmetto e vedremo ma è abbastanza indicativo che lo stesso tecnico sia stato incaricato della progettazione della chiesa ortodossa confinante che, improvvisamente e dopo anni di attesa si è sbloccata ed è stata recentemente votata in consiglio insieme ai Piani integrati del km 38 e 37,7.
Colpisce come questa pervicacia insista soprattutto sull’urbanistica, cavallo di battaglia del sindaco/assessore e con bonaria tolleranza da parte della segretaria che pure della trasparenza dovrebbe essere garante. Coincidenze alle quali si fa fatica a credere ma Sherlock Holmes diceva che tre coincidenze fanno una prova.