Il nuovo procuratore Liguori si presenta: "A Civitavecchia focus sui reati fiscali" • Terzo Binario News

Il nuovo procuratore Liguori si presenta: “A Civitavecchia focus sui reati fiscali”

Giu 4, 2024 | Civitavecchia, Cronaca

Il discorso del magistrato nell’aula B del tribunale civitavecchiese, davanti a colleghi, sindaci ed esponenti laici e religiosi: “Sarò il decimo pm di via Terme di Traiano”

Si è insediato stamani il nuovo procuratore della Repubblica di Civitavecchia Alberto Liguori.

Lasciato l’ufficio giudiziario di Terni venerdì scorso, oggi la cerimonia nell’aula B del tribunale di Civitavecchia. Sobrio il suo discorso davanti a colleghi, sindaci ed esponenti laici e religiosi che hanno affollato l’aula.

procuratore alberto liguori insediamento 1

Toccati alcuni punti interessanti: “Faremo un lavoro di squadra a Civitavecchia, con Procura e Tribunale nel rispetto dei ruoli. Il Pm sostiene l’accusa dello Stato, non vince o perde i processi. Facciamo giustizia con gli avvocati in quest’aula, da dove resteranno fuori fatti politicamente rilevanti, non quelli giuridicamente rilevanti”.

Liguori ha gettato uno sguardo sul rapporto con la stampa: “La legge Cartabia va osservata, la responsabilità esclusiva con la stampa è del Procuratore ed è un compito delicato. Fin d’ora dico no al gossip.

L’unico datore lavoro per me sono la Costituzione italiana e la legislazione. Sono anti due anni di vacanza per una procura, e io non miglioro mai il lavoro altrui, semmai lo completo. Quello appunto iniziato anni fa con Vardaro e proseguito da Gentile.
Nell’area di competenza della Procura ci sono 13 comuni per 400mila abitanti, con 8 mila denunce nuove all’anno. Lavorano dieci togati e io sono uno dei dieci”.

Altri temi toccati: tempi rapidi per il Casellario giudiziale, (“ascoltando il mondo forense faremo meno danni”), il Pm capo ha preso informazioni “prese “sulla marea di droga, documenti falsi, tabacchi e contrabbando marchi importanti e furti consumati all’aeroporto di Fiumicino che interessano il territorio”.

“Focus su risorse Pnrr focus inseguendo le truffe: fallimenti sì ma niente rincorsa alla bancarotta consumata. Attenzione sulla medicina del territorio, sul fronte alimentare, sanitario e l’igiene del lavoro. Poi andremo tutti a scuola, io compreso, per gli aggiornamenti professionali”.

procuratore alberto liguori 2

Questo il testo integrale del suo discorso di insediamento:

“Oggi ho l’onore di insediarmi in uno degli uffici più importanti del Lazio e avverto il peso delle responsabilità che sono chiamato ad assumermi e mi conforta sapere di poter confidare sulla vicinanza delle istituzioni locali, religiose, civili e militari e sulla collaborazione dei cittadini di questo territorio, che servirò con onore e rispetto.

Mi rivolgo, in particolare, ai 13 Sindaci del nostro circondario, veri eroi e garanti del buon andamento della cosa pubblica, ai quali garantirò rispetto e limiterò al massimo invasioni di campo, salvo eventuali sconfinamenti nel settore penale affidato alle mie cure.

Un sentito ringraziamento alla stampa, voce libera e indipendente e veicolo di promozione delle libertà costituzionali dei cittadini.

Ricordo, con Guido Calabrese, che il processo non ha il compito di risolvere problemi sociali, impartire lezioni morali. Il suo mestiere consiste nella soluzione dello specifico problema sottoposto al suo giudizio. Diceva Indro Montanelli “un buon giudice è un buon giudice quando non dimentica di essere un uomo. L’uomo va capito, prima ancora che giudicato”. Queste regole deontologiche valgono anche per il buon giornalista che, a mio avviso, deve interessarsi più del movente al delitto e meno all’identità dell’autore di un delitto, attento a non invadere il suo diritto costituzionale alla privacy.

Le missioni che mi prefiggo:

1) la separazione dei poteri e il rispetto delle relative missioni. AI Legislatore la cura dei bisogni dei cittadini e l’assoluta libertà delle scelte normative per garantirli; al potere esecutivo la traduzione delle scelte legislative in diritti effettivi; al potere giudiziario la sanzione per la soppressione e la compressione dei diritti costituzionali dei cittadini minati nei casi concreti;

2) la missione giudiziaria. A quasi due anni dalla vacanza del posto di Procuratore, il mio più sentito ringraziamento al dott. Vardaro per l’ottimo lavoro svolto in passato e al Procuratore Reggente, dott. Gentile, in prosecuzione, per aver garantito quantità e qualità alla domanda di giustizia penale in condizioni non certo favorevoli. Le forze in campo per governare quasi 8.000 affari penali per anno sono affidate a 10 magistrati togati e a 9 magistrati onorari. Governare il diritto ad una giustizia penale equa e rapida a quasi 400.000 residenti, al netto dei viaggiatori che per aria e per mare raggiungono il nostro territorio, non sarà opera semplice e comunque, innanzitutto, il rispetto dei diritti dell’utenza, dalla richiesta del casellario giudiziale al diritto alle informazioni penali per tutte le parti del processo. Il rispetto del diritto di difesa, in attesa che a breve ne vedremo l’inserimento nella Costituzione dell’avvocato, con Discovery il più possibile anticipato delle carte del processo per rendere effettivo il diritto degli assistiti come richiedono gli artt. 24 e 111 della Costituzione;

3) la missione investigativa. L’obbiettivo principale che mi prefiggo è l’ottenimento della sentenza emessa in nome del popolo italiano attraverso il metodo costituzionale del giusto processo, gli obbiettivi strategici investigativi, osservando i nuovi mercati criminali, saranno i seguenti settori: a) gli aspetti penali degli investimenti da risorse PNRR in collaborazione con ‘OLAF ed EPPO;

b) il settore dei tributi inseguendo i prenditori che fanno business senza pagare all’Erario i costi del lavoro e le tasse, inverando un sistema di concorrenza sleale in danno della stragrande maggioranza degli imprenditori onesti di questo comprensorio;

c) il settore dei fallimenti, della sicurezza del lavoro, della sicurezza alimentare e ambientale. Gli strumenti ordinamentali e normativi per affrontare le nuove sfide sono affidati al cantiere delle riforme in discussione al Parlamento: del DDL costituzionale Nordio non parlerò perché come servitore dello Stato osserverò le leggi che il mio unico datore di lavoro mi dirà di osservare.

Diversamente, per il DDI di riforma del processo penale ne parlo in quanto di natura tecnica e non politica. 1) Le intercettazioni strumento indispensabile di lavoro che deve essere maneggiato con estrema cautela per ì diritti costituzionali della privacy delle parti processuali e dei terzi coinvolti: ad oggi pubblichiamo solo conversazioni ripulite dalle parti del processo da quelle irrilevanti e lesivi dei diritti; domani, pubblicheremo quelle utilizzate dal giudice nel suo provvedimento. Il limite è costituito dall’inserimento di tutte le conversazioni, anche quelle non utilizzate, nel fascicolo del dibattimento. Forse sarebbe meglio pubblicare le conversazioni utilizzate dal giudice e quelle filtrate dalle parti, il resto deve essere distrutto; 2) l’interrogatorio preventivo dell’indagato in occasione dell’emissione di un’ordinanza cautelare salvo che ricorra il pericolo di fuga e di inquinamento probatorio e che si proceda per reati di mafia e da codice rosso. Insomma, per il pericolo di reiterazione del reato prima l’interrogatorio per avere una lettura alternativa a quella del PM. Condivido la scelta perché rispettosa del diritto costituzionale delle parti, rendendo effettivo e paritetico il ruolo dell’avvocato; 3) i limiti all’appello del P.M. Condivido a metà la scelta: sono favorevole alla non impugnabilità dei reati indicati al primo comma dell’art. 550 c.p.p., non così per quelli del secondo comma, per l’elevata gravità che mirano a sanzionare. Sì pensi alle violenze, resistenze a pubblico ufficiale, alle risse aggravate, ai furti aggravati e alla ricettazione.

Si diceva all’inizio che compito del magistrato è combattere la violazione la violazione delle libertà costituzionali del cittadino. La democrazia, i diritti conquistati e l’uguaglianza non sono una fotografia da ammirare ma sono un film, in cui siamo tutti protagonisti.

Il lieto fine dipende soltanto da come sapremo interpretare la nostra parte”.

Il Procuratore della Repubblica Alberto Liguori