“Sto ricevendo numerosi messaggi e telefonate per sapere se sto bene a seguito dell’aggressione di questa mattina.
Ringrazio tutti per il pensiero ma, in realtà, non c’è stata nessuna aggressione”. A dirlo il sindaco di Ladispoli Alessandro Grando al termine della giornata di oggi che ha visto discussioni tra amministrazione comunale, dirigenza e genitori sulla questione della mensa. Ad alimentare la confusione anche diversi consiglieri comunali che avevano rilanciato l’infondata notizia di una presunta aggressione al Sindaco smentita dallo stesso primo cittadino.
“Per chi volesse approfondire – continua Grando – abbiamo appena pubblicato un comunicato stampa in cui spiego cosa è accaduto in queste settimane e cosa succederà in quelle a venire.
Una cosa è certa, abbiamo scardinato un sistema politico marcio fino al midollo che a Ladispoli durava da oltre vent’anni, non saranno certo le proteste poco civili di una sparuta minoranza di genitori aizzati ad arte contro il Comune ad interrompere il nostro lavoro per la Città.
La salute e la sicurezza dei ragazzi è sempre stata e continuerà ad essere una priorità della mia amministrazione. Lo abbiamo dimostrato con i fatti, intervenendo in tempi record lo scorso anno sul plesso di via del Ghirlandaio e recuperando un finanziamento di mezzo milione di euro per la ristrutturazione della scuola di via Rapallo che stava per essere perso a causa del disinteresse chi ci ha preceduto.
Inoltre, questa estate sono stati eseguiti lavori di manutenzione, controlli sugli impianti elettrici e sostituzione delle dotazioni antincendio di tutti gli Istituti per oltre 100.000 euro di investimenti.
E qualcuno vorrebbe farci passare come persone che non hanno a cuore la sicurezza dei bambini? Non scherziamo, non ci sto!
Dall’inizio del mio mandato sono sempre stato accomodante e ho sempre cercato di mediare tra le varie posizioni, perché il mio ruolo me lo impone e perché l’unica cosa che mi interessa e di continuerò ad occuparmi è il bene dei ragazzi.
Forse qualcuno ha pensato, sbagliando di grosso, di utilizzare questa mia sensibilità per trarne un vantaggio personale. Beh se è così hanno fatto male i conti!
È disgustoso come a volte, per scopi politici e personali, si riesca ad arrivare a compiere le bassezze a cui abbiamo dovuto assistere in questi giorni.
È arrivato il momento di dire basta!”.