Giuseppe Zito: Non perdiamo la speranza. "Nel Pd di Cerveteri sta avvenendo qualcosa di straordinario" • Terzo Binario News

Giuseppe Zito: Non perdiamo la speranza. “Nel Pd di Cerveteri sta avvenendo qualcosa di straordinario”

Ott 25, 2013 | Cerveteri

Giuseppe Zito Vicesindaco di Cerveteri

Giuseppe Zito Vicesindaco di Cerveteri

La crisi che sta investendo l’Italia non è solo di natura economica, ma è una crisi di sistema le cui responsabilità sono da individuarsi maggiormente nella politica, che ha abbandonato le sue fondamenta ideologiche senza porsi l’obbiettivo di decidere che tipo di società costruire, su quali basi, con quali modalità, con quali valori.

Parallelamente, le strutture partitiche hanno perso di credibilità, privilegiando la strada dell’autoconservazione delle classi dirigenti e allontanandosi sempre di più dalle esigenze dei cittadini e del Paese. Le ultime elezioni politiche hanno sentenziato il loro fallimento e la volontà popolare impone loro la necessità di individuare una strada altra.

Poiché l’articolo 49 della Costituzione individua nei partiti lo strumento per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale non possiamo pensare di farne a meno perché l’alternativa sarebbe il populismo e il dispotismo.

Bisogna anche dire che se i partiti oggi sono diventati quello che sono è anche per nostra responsabilità. La mancanza di partecipazione diretta e attiva alla vita politica di questo Paese ha permesso di condurre troppo spesso i partiti a vantaggio di interessi particolari.

Provo a fare un esempio: il presidente della Commissione Bilancio al Senato, ovvero colui che contribuirà all’approvazione della legge di stabilità, è sotto inchiesta per truffa ai danni dello Stato e associazione a delinquere. Non mi stupisce che questo Senatore non si sia dimesso ma mi angoscia non riscontrare una reazione di sdegno e di protesta da parte dei suoi elettori o degli elettori del suo partito.

Credo che oggi tocchi a noi, a tutti i cittadini, riconquistare lo strumento ‘partito’ e ricondurlo a servizio dell’interesse generale. Anche perché esistono esempi di buona politica e Cerveteri negli ultimi anni ne è stata protagonista.

La vittoria di un Sindaco come Alessio Pascucci, che ha vinto le ultime elezioni amministrative sfidando i grandi partiti del centro-sinistra e del centro-destra, credo possa esserne sicuramente una testimonianza importante.

E devo essere sincero, sto seguendo con passione le dinamiche del congresso del PD di Cerveteri, perché ritengo che anche li stia per avvenire qualcosa di altrettanto straordinario.

Due gruppi di giovani, appartenenti a due correnti diverse, una che fa riferimento a Matteo Renzi e l’altra a Giuseppe Civati, si incontrano  ritrovandosi negli obbiettivi programmatici e nel bene comune e decidono di unirsi. Invece di litigare per chi candidare come segretario del partito tornano a ragionare sulla figura che deve incarnare quel ruolo, su quali caratteristiche deve avere, di uscire dal modello leaderista che abbiamo conosciuto finora. Individuano in Ilaria Bianchi la persona che meglio possa rappresentare il loro modello di società, il loro stile di fare politica, una giovane, donna, lavoratrice, con due figli, senza grandi esperienze politiche alle spalle ma con la voglia di lasciare ai suoi bambini un mondo migliore in cui vivere.

Questi penso che siano i segni di cui i cittadini hanno bisogno per ritrovare una fiducia nella politica e nei partiti.

E’ necessario avere coraggio per fare certe scelte, specie in questo momento storico. E la politica ha bisogno di tanto coraggio per tornare ad essere strumento di cambiamento, ha bisogno di persone che tornino a viverla come un servizio. E’ necessario che i partiti tornino ad essere uno strumento collettivo di analisi, di confronto, di apertura e di dialogo.

Devo confessare che personalmente rimpiango di non essere iscritto al Partito Democratico solo  perché non posso sostenere il coraggio di queste ragazze e di questi ragazzi, non posso ringraziarli per quello che stanno facendo per il Paese, per il PD e per il loro futuro. Ma penso di poter almeno invitare gli iscritti a fare una scelta coraggiosa.