Un albero piantato nella ‘piazzetta’ del Pigneto. Un omaggio a Federico Palmieri, “antieroe del linguaggio”. L’iniziativa andrà in scena domenica 20 ottobre per ricordare l’attore trovato senza vita giovedì 5 settembre, nella zona di Piazza Bologna.
L’appuntamento in piazza Nuccitelli Persiani è frutto della collaborazione tra Teatro dei Balbuzienti (fondato nel 2014 da Palmieri), la Comune del Crocicchio, l’Associazione Cani sciolti, Le Moscerine – Associazione Culturale e il Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino.
“La piazza è un grande teatro all’aperto; grande o piccola che sia è uno spazio pubblico di tutti e per tutti, crocevia di autentiche relazioni sociali – hanno spiegato gli organizzatori dell’evento – il quartiere Pigneto ha scelto Piazza Nuccitelli Persiani – chiamata da tutti semplicemente la «piazzetta» – per rendere omaggio a Federico Palmieri, recentemente scomparso. Un atto dovuto per molti abitanti del quartiere che con Federico hanno condiviso negli anni questo simbolico luogo di aggregazione. Qui armato di guanti, palette e buone intenzioni, Federico e altri volontari si sono presi cura dello spazio pubblico e dell’area cani della piazzetta”.
““Federico Palmieri, antieroe del linguaggio” è il titolo della giornata a lui dedicata. Domenica 20 ottobre 2019, dalle ore 18.00, verrà piantato nella piazza un albero in memoria di Federico Palmieri. A seguire, dalle ore 19.30, verranno proiettati in piazza i suoi principali lavori. La selezione video ripercorrerà le tappe salienti del percorso artistico di Federico Palmieri come attore, regista e autore teatrale e cinematografico. Seguendo il suo motto «famo tutto da soli» – spirito guida dell’iniziativa – verranno valorizzati i lavori autoprodotti negli anni da Federico Palmieri, che alla definizione di artista preferiva il termine “creativo”.
“Federico Palmieri – hanno continuati – fin da piccolo si nutre di arte, cinema e musica tra un canestro e l’altro giocando in diverse squadre di basket. Interpretare personaggi, stare sul palcoscenico o dietro la telecamera è il suo sogno, anche se è balbuziente. Si avvicina alla recitazione grazie allo studio del metodo Strasberg con Michael Margotta e Joseph Ragno. Palmieri ha lavorato come attore in diversi film, web series, spot (come Fifa 12) e cortometraggi”.
“Dal 2011 al 2015 è in teatro con “Luna elettrica”, spettacolo di cui è anche autore. Nel 2011 è presente nel cortometraggio “La Marchetta”, regia di Francesco D’Ignazio, attualmente visibile sulle piattaforme di RAI Cinema. Nel 2012 interpreta un personaggio ispirato ad Andrea Volpe e alle vicende di cronaca sulle Bestie di Satana per il film “In Nomine Satana”. Nel 2013 è protagonista nel film “Multiplex” e presta la sua immagine nel video musicale “La calma” dei Libra, mentre nel 2014 è presente nel video del brano “Currecurreguaglio’ 2.0” dei 99Posse”.
“Nel 2015, nel film “Hope Lost” di David Petrucci, recita al fianco di Michael Madsen, Daniel Baldwin e Danny Trejo. Con il regista Petrucci collabora negli anni in altri lavori: la web series “Sinners” (2013), il lungometraggio “Hellis Silence” (2017) e nel cortometraggio “Roll Over”. Nel 2015 è presente nella serie “The Cide” di Lorenzo Corvino presentata al Roma Fiction Festival. Nel 2016 gira in Piazza Nuccitelli Persiani “Domani si vota”, un ironico corto per il web che affronta il tema del referendum costituzionale di quell’anno”.
“Con il cortometraggio “Anna e Marco”, di cui è autore e protagonista, ha ottenuto il Premio miglior corto al Milano Film Festival (2017) e il Premio miglior attore al Bucharest ShortCut Cinefest (2018). “Anna e Marco” – il titolo è un omaggio all’omonimo brano di Lucio Dalla – è una storia neorealista incentrata sull’incontro fortuito di due anime ai margini della società. Il dialogo tra i due protagonisti, tra sensi di colpa e violenti attacchi di panico, diverrà sempre più rivelatore, fino a trasformare il loro incontro/scontro da casuale a cruciale. Girato tra le strade periferiche dei quartieri romani Pigneto, Mandrione ed Appia, “Anna e Marco” tocca importanti tematiche sociali – come la violenza dentro le mura domestiche – con uno sguardo agrodolce”.
“Nel 2018 Federico Palmieri è nelle sale con “Ride”, primo film alla regia di Valerio Mastandrea. Torna anche in teatro con “Risorgi”, spettacolo di Duccio Camerini. Nello stesso anno è autore e protagonista di “Vado, l’ammazzo e torno”, regia di Pietro Birindelli, un cortometraggio dal sapore western incentrato sulle vicende di Ezio, un artista di strada che vive nella periferia del Trullo. Come una sorta di moderno Robin Hood vestito da pistolero, Ezio aiuta il padre malato e in gravi condizioni economiche cercando potenziali persone da derubare, ricche ma «morte dentro». L’incontro con la benestante Isabella lo porterà a scontrarsi con una realtà diversa da quella immaginata: la malattia azzera la semplicistica divisione tra ricchi e poveri, buoni e cattivi. Lo spaccio illecito di medicinali sarà il nuovo male da combattere. Nelle scene girate al Trullo sono visibili i murales realizzati dai PAT – Pittori Anonimi del Trullo, collettivo fondato dall’artista di strada Mario D’Amico, che nel cortometraggio interpreta il ruolo del padre del protagonista”.
“Nel 2018 partecipa come attore al Pigneto Film Festival, mentre nell’edizione 2019 fa parte della giuria tecnica della manifestazione. Nel 2019 è in scena con “Black Holes”, spettacolo teatrale di Nicola Andretta e presta la sua immagine per il video musicale “Alza la testa” di Alessia Annesi, regia di Manolo Fella. Il Centro Culturale Artemia di Roma, dove ha portato in scena “Luna elettrica” nel 2015, giovedì 19 settembre 2019 ha chiamato, in sua memoria, “Federico Palmieri” la sala teatro dello spazio”.
E poi, per concludere, la doverosa testimonianza di quanto fatto da Palmieri per il Teatro dei Balbuzienti, “un laboratorio di recitazione specifico per bambini e adulti con problemi di balbuzie, che unisce la passione per il teatro, il cinema e l’arte. Con il Teatro dei Balbuzienti ha scritto e prodotto in forma indipendente con i suoi alunni spot d’informazione sulle balbuzie (“Acrobata del linguaggio”, “Il peso delle parole”, “Io non ho paura”, “Non mi vergogno più”), web series (“I 5 peggiori compagni di viaggio”, “Vita da Balbuzienti”), cortometraggi (“Balbetto quando voglio”, “Go Stutters”, “Call Back”) e due spettacoli teatrali per adulti e bambini (“Ga-Gallery” e “Stranger Kids”)”.
“Con “Balbetto quando voglio” è tra i cinque finalisti come miglior corto al Festival Edu Short Film 2015 e ha ottenuto il Premio miglior regia al Festival Internazionale del Cinema Patologico del 2016. Nel 2018 su Real Time va in onda una puntata dedicata al Teatro dei Balbuzienti nel programma Da qui a un anno (produzione Magnolia)”.