Fdi a Ladispoli fa vacillare Grando • Terzo Binario News

Fdi a Ladispoli fa vacillare Grando

Mar 10, 2021 | Ladispoli, Politica

Uno-due micidiale di Fratelli d’Italia che ieri nel giro di poche ore ha innescato un sisma a palazzo Falcone con l’ingaggio nel partito dell’ex Lega Miriam De Lazzaro e il ritiro della fiducia all’amministrazione lasciando solo l’appoggio esterno.

Segnali di malessere che si avvertivano da tempo, manifestati dallo stesso Ardita dalle questioni della copertura dell’Angelo Sale, passando per i problemi dei pendolari, la gestione della pandemia e infine l’incidente dell’Angelo Lombardi.

Una serie di situazioni che hanno pian piano allontanato l’esponente Fdi dalla maggioranza e dal sindaco Grando in particolare. Poco prima dell’addio, un attacco durissimo scagliato contro il padre del sindaco e contro il collega Renzo Marchetti, che a sua volta lo aveva additato come “lontano dalla linea di Fdi”.

E invece da quanto emerso ieri, e a seguito” dell’investitura” da commissario cittadino, chi adesso si trova in una situazione scomoda è proprio Marchetti perché il partito è stato affidato ad Ardita dal deputato responsabile regionale Marco Silvestroni.

Stesso discorso vale per il vice sindaco Pierpaolo Perretta, che si è dimesso da Fdi ma – secondo Ardita – senza averlo comunicato ufficialmente. Ma in realtà è stato il commissario a scaricare il vice sindaco – finito la settimana scorsa sotto processo per turbativa d’asta in seguito all’assegnazione di torrette e pulizia delle spiagge – quando scrive: “Comunque ci tengo a precisare che io nella veste di consigliere comunale ed il capo gruppo fdi Raffaele Cavaliere già in data 7.6.2019 abbiamo chiesto con una pec al sindaco Grando di togliere l’incarico e la fiducia al vice sindaco Pier Paolo Perretta”, confrontando inoltre la situazione di quest’ultimo con quella dell’ex assessore Francesco Prato.

Alla luce di quanto accaduto, diventa indispensabile un passaggio in consiglio comunale per due motivi: il promo per una conta della maggioranza, che a questo punto rischia di avere numeri sempre più risicati. E due perché se il vice sindaco non è più espressione di Fdi è giusto spiegare alla città quali sono – se, ci sono – i nuovi equilibri.

Verrebbe pensare a un caso analogo a quello di Civitavecchia, con Fdi che lascia la maggioranza e perde il vice sindaco. In realtà di confronti non sono possibili perché nella città portuale il terreno dello scontro è stato il futuro della partecipata Csp. A Ladispoli, dove la maggioranza sembrava granitica, la frattura va cercata nella scarsa condivisione delle scelte politiche della città.