Sgombero ex Lavanderia: solidarietà dalla Rete di Economia sociale • Terzo Binario News

Sgombero ex Lavanderia: solidarietà dalla Rete di Economia sociale

Feb 26, 2021 | Cronaca, Politica, Roma

La Rete Romana di Economia Sociale Solidale esprime la sua solidarietà alle e agli attivisti dell’Associazione Ex Lavanderia che fino allo sgombero di ieri hanno animato il padiglione 31 dell’Ex- Lavanderia del S. Maria della Pietà.

Sgombero ex Lavanderia

“Per più di 15 anni hanno reso quel padiglione, bene pubblico, un luogo vivo ospitando laboratori, una bottega del commercio equo, una ciclofficina, eventi a livello cittadino e nazionale”.

Padiglione 31 al Santa Maria della Pietà

“Quel padiglione era diventato luogo vivo anche per quel quartiere, per le famiglie di una zona della città priva di altri luoghi di incontro e aggregazione, in molte parti degradata e che, proprio in questi tempi di pandemia, aveva trovato nell’Ex- Lavanderia anche un punto di riferimento e di solidarietà concreta”.

Volontarie e volontari di Nonna Roma

“Non a caso i volontari e le volontarie di Nonna Roma lo avevano individuato come punto per la distribuzione di generi alimentari e di conforto per famiglie sempre più numerose che, proprio a causa della pandemia, hanno visto aggravarsi le loro condizioni di povertà”.

Fini sociali all’Ex Lavanderia

“Un luogo reso pubblico proprio da chi l’aveva occupato e lo stava mantenendo per utilizzarlo a fini sociali secondo le sue destinazioni d’uso. Un luogo destinato ad essere al servizio della comunità e del suo sviluppo economico e sociale”.

La comunità dell’ex Lavanderia

La solidarietà della RESS Roma, dunque, manifesta anche la volontà di continuare ad essere a fianco delle forze sociali dell’Ex-Lavanderia (che sono parte della nostra Rete da anni ) e di accompagnare il cammino già iniziato anche con il sostegno di organizzazioni nazionali per creare, proprio attorno a Padiglione 31 e alle attività già in essere, una cooperativa di comunità.

“No agli sgomberi”

Se le istituzioni sono al servizio dei cittadini, hanno il dovere di aprire canali di dialogo e di partecipazione per decidere sulla destinazione di beni che, in quanto pubblici, sono patrimonio dell’intera comunità. In questa democrazia noi crediamo, non in quella degli sgomberi.