Elezioni a Civitavecchia, situazione da “Ho visto lei che vota lui, ho visto lui che vota me…” • Terzo Binario News

Lo spunto arriva dalla canzone sanremese di Annalisa: “Ho visto lei che vota lui, ho visto lui che vota me… Mon amour, amour, ma chi voti tu?”

La domanda però, più che agli elettori, va posta alle forze politiche di Civitavecchia visto che regna un caos come non si era mai visto.

Al momento in campo ci sono: tre candidati sindaco del centrodestra, due di centrosinistra più gli indipendenti. Un calderone nel quale è difficile distinguere chi sta con chi e chi rappresenta.

Gli indipendenti sono Vittorio Petrelli e Roberta Galletta, che forti del loro bacino di consensi e di alcuni temi a loro cari, sostanzialmente puntano a un seggio in consiglio comunale.

Nel centrosinistra già la faccenda si complica, visto che il partito di riferimento ovvero il Pd ha presentato un suo candidato ovvero Marco Piendibene. Con lui l’area della sinistra antagonista con Sinistra Italiana, Alleanza Verdi e Sinistra con Reti Civiche ed Europa Verde. Più che le sigle, i pezzi forti sono rappresentati dai dem e dai portuali che fanno capo a Patrizio Scilipoti diventati parte integrante del partito.

Il grillino Enzo D’Antò si sta muovendo autonomamente, visto che i rapporti il fra il M5s e il Pd sono alquanto ondivaghi in varie zone d’Italia (vedere i casi Sardegna e Puglia) anche se spesso in assise la collaborazione fra consiglieri con è mancata. In sintesi gli elettori di centrosinistra possono vagliare due tipi di scelta.

Da qui invece iniziano i movimenti che ingarbugliano – e non di poco – lo scenario anche perché i cambi di casacca sono partiti dai consiglieri uscenti che, come nelle ultime giornate di calciomercato, è come se oltre alla squadra, avessero cambiato pure il procuratore. Il nome nuovo in campo è quello di Paolo Poletti, già generale della Guardia di Finanza, che ha sparigliato le carte. Infatti sta creando un consenso trasversale che ha avuto come conseguenza la generazione di un turbinio di spostamenti nel quale è difficile raccapezzarsi. L’unica certezza è una spaccatura profondissima nel centrodestra dove ad oggi – ovvero a meno di due mesi dalle urne – pensare al candidato unico appare impossibile. Con l’ex graduato delle Fiamme Gialle ci sono Italia Viva (che a Civitavecchia con Marietta Tidei rappresenta un riferimento di tutto rispetto) e soprattutto Forza Italia. Qui si sono spesi il senatore Claudio Fazzone, coordinatore nazionale azzurro, e Roberto D’Ottavio, stessa figura in ambito cittadino con un comunicato ufficiale di sostegno. Anche dalla società civile si guarda di buon occhio a Poletti, a dimostrare proprio la trasversalità della figura.
Poi c’è Massimiliano Grasso. Pure sul responsabile della comunicazione di Molo Vespucci si sono spesi pezzi importanti di Fratelli d’Italia dopo un rapporto inizialmente roseo con l’attuale amministrazione tanto da ricoprire il ruolo di vice sindaco, e finito con un valzer di dentro e fuori della giunta che ha visto la formazione di quasi dieci squadre di governo diverse evidenziando un centrodestra formato da anime eterogenee difficilmente . Ora ci riprova, forte di avere alle spalle un partito che adesso governa la Nazione. Con lui anche ex sostenitori di Tedesco, che hanno spostato su Grasso le loro preferenze.

Non a caso, per ultimo resta proprio Ernesto Tedesco, ovvero il primo cittadino uscente. Fino a pochi mesi fa, forse nemmeno lui immaginava di trovarsi a battagliare con candidati sindaco della sua stessa area politica. Eppure la concorrenza feroce se la ritrova in casa e racimolare consensi dai 5 anni di governo cittadino, quando li possono rivendicare esponenti degli altri gruppi, non appare impresa facile. Non solo: per quanto l’aver tenuto un profilo basso e la mossa di farsi accreditare direttamente da Matteo Salvini potrebbe non bastare. Infatti la Lega non sta vivendo un momento florido, fra la discussione interna sulla leadership e lo schiacciamento che sta subendo dallo strapotere di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. A questo va aggiunta una Forza Italia che senza la zavorra di Berlusconi, sta cominciando a vivere di vita propria forte di un Alessandro Battilocchio che a livello nazionale veste un ruolo di primo piano nel gruppo azzurro.

In conclusione, la domanda resta la stessa: Mon amour, ma chi voti tu?

a.v.

Pubblicato lunedì, 15 Aprile 2024 @ 06:36:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA