Intervista di Silvio Rossi
Il consigliere di minoranza Donato Mauro critica la gestione del personale da parte del sindaco Armando Tondinelli. Non è certo una novità, l’ex candidato alla carica di sindaco non ha risparmiato in questi anni il primo cittadino braccianese.
Il problema che però viene questa volta sollevato non si limita al comune di Bracciano. La questione relativa alle assunzioni prese dalla famosa graduatoria del comune di Allumiere, diventa ancora più grave in funzione da quanto afferma Mauro, ossia che ci sono centinaia di idonei in concorsi banditi da Roma Capitale.
Viene difficile pensare che un comune di quattromila abitanti possa effettuare una selezione che abbia idonei più qualificati di coloro che superano una procedura concorsuale organizzata da un ente con una struttura come la capitale italiana.
Una vicenda che, se agli occhi del cittadino normale può apparire come uno dei tanti privilegi della casta, vista da chi è in attesa da anni di una chiamata, per un posto di lavoro meritato sul campo, assume i contorni della beffa oltre il danno
Lei ha manifestato perplessità sull’operato del sindaco Tondinelli in questi anni al governo di Bracciano per la gestione del personale, ora anche per i problemi legati all’inchiesta di concorsopoli. Chi ha autorizzato tutto questo?
Le perplessità riguardo la gestione del personale da parte di Tondinelli concernono l’operato del sindaco durante l’intero arco temporale del mandato.
La linea politica seguita in questo settore ha inciso negativamente non solo sulla qualità della pianta organica ma anche sui ruoli di assessore e capi area.
I dati parlano da soli, se ricordo bene, abbiamo assistito al succedersi di due vice sindaco, sei segretari generali, tre assessori al bilancio, due assessori ai lavori pubblici, due assessori alla cultura, sei capi area oltre alle sostituzioni di posizioni organizzative che hanno determinato grosse difficoltà e disagi alla cittadinanza .
Di particolare rilievo le dimissioni del vice sindaco e della segretaria generale in corrispondenza di atti amministrativi e dei riflessi di quanto espresso nel piano triennale anti corruzione 2017-2019 nei riguardi del comportamento di un privato cittadino, titolare di un annoso contenzioso urbanistico con il Comune, che avrebbe recato grave nocumento al regolare funzionamento degli uffici dell’ente.
Segnalo che l’ufficio anti abusivismo edilizio della Regione Lazio è dovuto intervenire per revocare una certificazione di destinazione urbanistica ritenuta illegittima e l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) ha dichiarato illegittimo l’appalto della strada che noi chiamiamo “delle coste”.
Riferendoci all’attualità e quindi all’inchiesta su “concorsopoli” mi sento in l’obbligo di riportare fatti rilevanti anche se, allo stato, non sono direttamente correlati alla vicenda.
Tondinelli ha attinto alla graduatoria di Allumiere assumendo un istruttore amministrativo in netto contrasto con le norme del Testo Unico Enti Locali-TUEL 267/2000 che consente di potere avvalersi della graduatoria di un altro Comune ma non per assegnare posti costituiti o trasformati successivamente all’indizione del bando di concorso.
Il sindaco, infatti, invece di assumere un istruttore tecnico, secondo quanto previsto dal piano occupazionale del 2020, ha assunto un istruttore amministrativo sulla base di una deliberazione di giunta del febbraio scorso.
La questione è attualmente all’esame degli organi competenti.
Si è parlato dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), nella persona del signor Mori. Che cosa è accaduto praticamente?
Andrea Mori, sulla base delle notizie diffuse dai media, carta stampata e radiotelevisione, risulterebbe avere ricoperto un ruolo di rilievo sulla vicenda “concorsopoli”, in qualità di presidente della commissione che avrebbe elaborato e redatto la graduatoria di Allumiere .
Non entro in vicende giudiziarie ancora in corso ma per quanto di più stretto interesse per i cittadini di Bracciano segnalo che Mori era stato assunto da Tondinelli nel 2017, quale responsabile dell’Organismo indipendente di Valutazione (OIV), seguendo modalità che hanno suscitato non poche perplessità ai consiglieri di minoranza.
Lo scandalo dell’inchiesta “concorsopoli” ha costretto Tondinelli a revocare tale incarico.
Il fatto è stato oggetto di un’interrogazione al sindaco con richiesta di risposta scritta.
Ci risulta che, oltra alla graduatoria del comune di Allumiere, c’erano altre graduatorie aperte, come il caso del Comune di Roma Capitale, dove c’erano molti candidati idonei, spesso con profili di livello maggiore rispetto alle persone prese. Qual è la sua opinione in proposito?
Il quadro generale delle graduatorie aperte a livello nazionale, regionale e degli enti locali appare disarmante.
Cito ad esempio il caso delle 22 procedure concorsuali bandite da Roma Capitale e del concorso URP, le cui graduatorie sono state pubblicate tra il 2014 e il2017.
A causa del blocco del turn over si è verificato il rallentamento delle assunzioni. Praticamente sono rimaste fuori circa 700 persone idonee di varie categorie.
Le persone idonee si sono costituite in un comitato, avendo la consapevolezza che, per i ritardi sopra citati, non sarebbero state assunte a causa della scadenza della validità della graduatoria .
Per tale motivo hanno chiesto la proroga della validità della graduatoria e si sono rivolte alle istituzioni competenti, nonché ai sindacati e rappresentanti politici.
Risultato: promesse tante fatti zero.
La questione assume carattere nazionale, atteso che i posti disponibili riguardano categorie richieste da molti enti locali di varie regioni.
E’ di tutta evidenza che sia necessario l’intervento dei Ministri della Pubblica Amministrazione e del Lavoro al fine di individuare gli strumenti tecnico giuridici idonei a rimediare a una palese ingiustizia.
Ritengo che l’intervento auspicato vada nella direzione della linea politica dell’attuale governo indirizzata a ridurre la disoccupazione e il precariato.
Tornando ai fatti di casa nostra, vorrei concludere richiamando l’attenzione dei cittadini sulla necessità di cambiare pagina con una nuova amministrazione che sappia valorizzare il capitale umano di cui Bracciano dispone che adotti una linea politica improntata alla trasparenza e anteponga il bene comune agli interessi di parte.
Donato Mauro intervistato da Silvio Rossi
