La situazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto Padre Alberto Guglielmotti è giunta ad un punto critico. Problemi strutturali, cattiva gestione e limitazioni ai diritti della comunità studentesca sono solo alcune delle problematiche che affliggono quotidianamente i ragazzi.
Si parla di tre aule inagibili e di classi costrette a seguire le lezioni in luoghi non preposti a tale funzione: corridoio, aula magna, aula professori e laboratori. Inoltre, i bagni delle ragazze sono guasti e provocano numerosi disagi, specialmente durante gli insufficienti minuti di ricreazione. Come se non bastasse, non sempre è garantito il funzionamento dei termosifoni e il rispetto del limite minimo di 18°C imposto dalla legge.
La mancanza di aule nella sede centrale ha portato sei classi ad essere dislocate nell’Istituto Stendhal, costringendo alunni e professori a spostarsi continuamente fra le due strutture. Anche in questa sede le problematiche non mancano: due bagni su tre sono guasti e mancano strumenti per la didattica digitale.
È emblematico l’episodio avvenuto martedì scorso nello stesso istituto. A causa della mancanza d’acqua corrente i ragazzi hanno dovuto attendere l’intervento del dirigente scolastico, sollecitato insistentemente e per svariate ore, prima di poter lasciare la struttura. Ha trasferito gli alunni nell’atrio della sede centrale, dove docenti e genitori hanno dovuto gestire la situazione in autonomia.
Gli studenti sono stanchi. Pretendono interventi risolutivi e a lungo termine, perché è inaccettabile che nella scuola viga ancora la precarietà. Proprio per questo domani prenderà luogo un sit in alla sede centrale dell’istituto alle ore 8, una forma di protesta che dovrà far smuovere le istituzioni.