E’ stato comunicato che i tifosi del Feyenoord che hanno imbrattato e danneggiato la fontana della Barcaccia saranno processati il 27 novembre a Rotterdam con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento alla fontana della Barcaccia. Dovranno pagare così gli ultrà olandesi che il 19 febbraio scorso parteciparono agli scontri avvenuti in margine alla partita di Europa League Roma- Feyenoord. A comunicarlo è stato la Procura a Roma. Infatti, l’ufficio del Pubblico ministero della Capitale, ha da tempo inviato alla Magistratura olandese alcuni filmati e altro materiale che si riferisce agli incidenti e agli atti di vandalismo compiuti ai danni del capolavoro di Piazza di Spagna da alcuni dei 44 ultrà sotto processo in Olanda. Viene così smentita la notizia che le autorità dei Paesi Bassi avevano deciso di non processare i tifosi per i danni alla Barcaccia. A diffondere la notizia risultata non vera era stato un giornalista olandese. Quanto agli incidenti, il 12 gennaio prossimo riprenderà a Roma il processo contro 6 tifosi accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Contro di loro è costituito parte civile il Codacons.
Convinto della bufala diffusa in Olanda il Deputato di Forza Italia Luca Squeri, che in una nota dichiara:
“A quanto pare è possibile venire a Roma, sfregiare un capolavoro come la Barcaccia del Bernini e farla franca. Le autorità olandesi annunciano che non procederanno contro i tifosi del Feyenoord che hanno rovinato uno dei simboli della Capitale, e l’Italia deve incassare un altro colpo alla sua immagine internazionale. “Renzi, i suoi ministri e il Sindaco Marino, che indignati di fronte a quella barbarie promettevano di seguire la vicenda per arrivare a punizioni esemplari, cosa ne pensano? La sinistra, al governo e nelle città, sta rendendo il nostro Paese ininfluente e irrilevante agli occhi del mondo – conclude Squeri -e questa ne è l’ennesima dimostrazione”.
Danni alla Barcaccia. Ultras del Feyenoord saranno processati il 27/11 a Rotterdam. Smentita la notizia contraria diffusa in Olanda. Squieri: “Nostro paese ininfluente”

