Coalizione Futuro: "Tidei non si dimette, e ci indebita per altri 6,5 milioni di euro" • Terzo Binario News

Coalizione Futuro: “Tidei non si dimette, e ci indebita per altri 6,5 milioni di euro”

Ott 25, 2023 | Santa Marinella

Tidei non si dimette, e ci indebita per altri 6,5 milioni di euro.

Un progetto senza senso per un museo Marconi a Torre Chiaruccia, un mutuo folle con Cassa Depositi e prestiti sulle spalle di ogni cittadino di Santa Marinella, adulto, bambino o anziano, un debito di 360 euro.


Sono le 9 del mattino dello scorso 13 giugno 2023.
 Dalle elezioni è passato esattamente un mese, dall’insediamento del Sindaco e della sua Giunta poco meno di due settimane.


Nella “Sala delle Adunanze” di via Cicerone, si riunisce il primo cittadino Pietro Tidei assieme ai suoi assessori. Assente solo Gino Vinaccia, presenti Roberta Gaetani, Andrea Amanati, Pierluigi D’Emilio ed Elisa Mei.


Sul tavolo diverse delibere. Fra queste una dal lungo titolo: “APPROVAZIONE IN LINEA TECNICA DEL PROGETTO DI FATTIBILITÀ’ TECNICO-ECONOMICA DI VALORIZZAZIONE DEL COMPENDIO DI TORRE CHIARUCCIA RELATIVO A LAVORI DI TRASFORMAZIONE URBANISTICO-EDILIZIA DELLA STAZIONE METEO DELL’AERONAUTICA MILITARE PER REALIZZAZIONE NUOVO MUSEO GUGLIELMO MARCONI E PARCO ATTREZZATO – PROCEDURA EX ART. 5, C. 5 D. LGS. N.85/2010 DI TRASFERIMENTO A TITOLO GRATUITO AGLI ENTI TERRITORIALI DELLA PROPRIETÀ’ DEI BENI IMMOBILI APPARTENENTI AL PATRIMONIO CULTURALE STATALE”.


Si tratta di un atto che prende in esame il progetto predisposto dall’architetto junior Filippo Marchetti per la realizzazione di un Museo intitolato a Guglielmo Marconi da realizzare nell’attuale area della stazione radio militare di Torre Chiaruccia, a Capo Linaro.


Un progetto che l’architetto è stato incaricato di realizzare con una Determinazione Dirigenziale (la numero 97 del Registro Generale) del giorno 12 giugno, come recita la delibera. Insomma, il giorno stesso si è assegnato il compito di realizzare il progetto, ed alle 9 di mattina il progetto è già lì, completo di costi, bello pronto da essere approvato. Si legge infatti testualmente:

“Visto il progetto di fattibilità tecnica- economica dei lavori di trasformazione urbanistico-edilizia della stazione meteo dell’aeronautica militare di Torre Chiaruccia, per realizzazione nuovo museo Guglielmo Marconi e parco attrezzato, predisposto dall’arch. Filippo Marchetti, allo scopo incaricato con determinazione RG n.97 del 12/06/2023 , trasmesso a questo Ente al prot.n. 22264 del 12/06/2023 dell’importo complessivo di € 6.898.315,00, recante il seguente quadro economico riepilogativo”

In sostanza la delibera prevede di acquisire al patrimonio del Comune gli spazi dell’attuale stazione Meteo dell’Aeronautica Militare di Torre Chiaruccia a titolo gratuito dal Ministero della Difesa, o meglio, mettendo a disposizione altra area individuata sul territorio comunale per la realizzazione di una stazione dei Carabinieri, e di costruire un Museo con Parco Scientifico annesso.
Il tutto sulla base di una deliberazione consiliare del 6 luglio 2021, che approvava il procedimento (ovviamente senza parlare di costo).


Già, ma qual è il quadro economico riepilogativo che la Giunta Tidei approva il 12 giugno scorso? Tenetevi forte, perché non si tratta di una sommetta, tanto più se si considera che il Comune è ancora in stato di dissesto.



L’architetto junior Marchetti è molto preciso; elenca tutte le voci necessarie per un bando pubblico, il cui totale raggiunge la cifra di 6.898.315 euro.


Ovviamente tra i documenti disponibili sul portale del Comune non vi è traccia del progetto. Considerando però la cifra, appare abbastanza evidente che si tratta di un intervento edilizio (come peraltro detto nell’oggetto della delibera) di volumi assai corposi, peraltro da effettuare su uno degli ultimi tratti di costa rimasti intonsi su Capo Linaro.


E come trovare questa montagna di soldi? La delibera non lo dice, ma lo fa un atto successivo, risalente a poco tempo fa, a metà settembre 2023.


Una bella letterina a Cassa Depositi e Prestiti nella quale il Comune di Santa Marinella richiede l’accensione di un mutuo pari a 6,5 milioni di euro finalizzati alla ristrutturazione del complesso denominato Torre Chiaruccia. Nella missiva si precisa inoltre che “il Ministero della Difesa ha dato disponibilità alla cessione a titolo gratuito del compendio”.


Insomma: nel silenzio generale il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso, poco prima dell’Estate che la necessità primaria di Santa Marinella è quella di dotarsi di un museo dedicato a Marconi. E che ciò rappresenta una tale priorità da indebitare per decenni i cittadini con una somma mostruosa, che comporta, al netto degli interessi, un esborso di circa 360 euro a testa da parte di ogni cittadino.
Una famiglia di 4 persone della nostra città pagherà quindi circa 1.300 euro per avere un Museo intitolato a Marconi.


Il Sindaco è sicuro che esso sarà un formidabile attrattore turistico, fungendo da volano per le visite della città con ricadute positive sul commercio.


Ci sono però fondati dubbi su ciò: prima di tutto il Museo di Marconi esiste già, ed è, per l’appunto a Sasso Marconi, a Villa Griffone. Poi vi sono gli spazi a lui dedicati all’interno del Museo storico di Bologna (nella Sala Marconi) e nel Museo del Patrimonio Industriale, nella stessa città. Infine, vi è il fatto che sono tanti i luoghi italiani nei quali Marconi condusse esperimenti analoghi a quelli effettuati a Torre Chiaruccia: Pisa, La Spezia, Ancona, Bari, per citare solo quelli in Italia (se volete saperne di più consultate Wikipedia. Sono citati tutti. (Anzi no, per Torre Chiaruccia e Santa Marinella neanche una parola).


Insomma, appare improbabile che quello di Santa Marinella divenga un attrattore turistico da grandi numeri. E grandi dovrebbero essere, visto che se anche il biglietto fosse fissato ad 8 euro (lo stesso costo del grande Museo a Sasso Marconi) ci vorrebbero 862.290 visitatori per rientrare del solo investimento, senza contare i costi di gestione e manutenzione (il museo di Sasso Marconi ha avuto 1644 visitatori nel 2021, se noi ne facciamo il triplo fra 200 anni è tutto guadagno).


Insomma, un giochetto senza senso, come di consueto non condiviso con chi lo dovrà pagare (noi cittadini) che aggiunge altri debiti sulle nostre spalle, e che non ha alcun fondamento né dal punto di vista turistico né da quello economico. Tranne, ovviamente, per la ditta che otterrà l’appalto.

Un’ultima cosa, ovviamente la Giunta approva all’unanimità. Abbiamo messo i nomi. Chiedetene conto ai vostri eletti. Vi devono qualche spiegazione. Quanto al Sindaco meglio lasciare perdere, di spiegazioni non ne ha mai date e continuerà a non darne. I cittadini per lui sembrano essere sudditi. Sappiate anzi che oggi, 24 ottobre, ha una riunione proprio con Cassa Depositi e Prestiti: per indebitare il nostro futuro”.

Coalizione Futuro