Un rumore improvviso mentre si trovava alla guida e due ragazzi che lo hanno fermato perché, a loro dire, lui guidatore “distratto” aveva inavvertitamente danneggiato la loro auto, come dimostrato dai segni lasciati sulla carrozzeria. Poi la trattativa per il risarcimento bonario del danno, un centinaio di euro cash “senza mettere in mezzo le assicurazioni, sennò aumenta il costo della polizza”.
La vittima, un uomo di 56 anni, non è caduto nel tranello e dopo che i malintenzionati si erano allontanati con le mani vuote, ha raccontato quanto gli era appena capitato ad una pattuglia di Carabinieri in transito e poi è andato in caserma a sporgere denuncia.
I militari, ricevuta la descrizione dei due sospettati e dell’auto su cui si muovevano, si sono messi sulle loro tracce intercettandoli in zona Prati.
Nell’abitacolo dell’utilitaria, su cui sono stati identificati due fratelli romani di 31 e 32 anni già conosciuti alle forze dell’ordine, sono stati sequestrati dei frammenti di asfalto e alcune strisce di carta vetrata, il perfetto “kit” per mettere a segno le truffe dei falsi incidenti.
Per i giovani è scattata la denuncia a piede libero con l’accusa di tentata truffa dello specchietto.