Chiusa l'enoteca Camilletti & La Rosa: addio alla "Civitavecchia da bere" • Terzo Binario News

Chiusa l’enoteca Camilletti & La Rosa: addio alla “Civitavecchia da bere”

Apr 11, 2023 | Civitavecchia, Cronaca

L’enoteca Camilletti & La Rosa chiude i battenti.

Aperta nel 1966 e diventata un punto di rifermento di Civitavecchia e del comprensorio nel settore del beverage, nelle settimane scorse è iniziata la smobilitazione e, caso più unico che raro, lascia un mercato forte di 2 milioni di euro di fatturato annuo e senza debiti.

Camilletti & La Rosa targa logo

Purtroppo è stato impossibile dare seguito all’azienda di famiglia e allora meglio salutare con i conti in ordine e i dipendenti sistemati.

Al km 42 di via Braccianese Claudia c’è un’aria dimessa: il capannone che prima ospitava ogni tipo di bevanda si sta svuotando, i contenitori per la birra caricati sul camion per tornarsene in Veneto insieme a una buona quantità di rimpianti.

Dice Attilio, il patron dell’azienda: «Mia figlia Consuelo da sola non può caricarsi sulle spalle un’azienda sì familiare ma impegnativa. Con noi, lavoravano circa 20 dipendenti a regime, che non sono solo amministrazione ma organizzazione, consegne, carico e scarico. Così, piuttosto che vendere male abbiamo preferito chiudere sebbene gli affari avessero ricominciato ad andare bene grazie ai domicili». L’enoteca viene fondata nel 1966 presso il quartiere de La Nona, allora zona popolare di Civitavecchia, con la vendita di olio e vini sfusi. Poi i negozi in città e il capannone, nel momento in cui l’azienda si allarga trasformandosi in distributore di bevande per oltre 500 bar e ristoranti del litorale laziale tra Civitavecchia, Santa Marinella, Santa Severa, Cerveteri, Allumiere e Tolfa. «A fare impennare le vendite è stata anche la capacità di creare le confezioni – aggiunge Donatella – che il pubblico ha apprezzato. Un aumento di qualità che in un contesto così piccolo ha fatto la differenza. Addirittura un cliente ci ha regalato una targa quando ha saputo che chiudevamo». Consuelo La Rosa è colei che chiude il ciclo dell’enoteca. Sommelier professionista, alla bisogna sale sul muletto e nel piazzale si cimenta nel lavoro “sporco”: «Il potenziale per raddoppiare il fatturato c’era – dice – ma se lo sarebbe divorato il fisco. Però quello del beverage è un settore che mi piace, per questo penso che dopo un periodo di riposo passerò alla consulenza».