Nuova condanna per il caso Cafire, la vicenda giudiziaria legata al reato di corruzione che ha coinvolto il Comune di Cerveteri e che aveva già visto condannare 3 persone tra politici e professionisti di Cerveteri: un consigliere comunale del Pd che era stato condannato in II grado, un costruttore e un professionista che avevano patteggiato.
La sentenza, emessa dal Tribunale di Civitavecchia, è scattata nei confronti di Enrico Rinaldi, 67enne di Cerveteri che, ritenuto responsabile del delitto di istigazione alla corruzione, è stato condannato in I grado a due anni e sei mesi di reclusione, al risarcimento dei danni causati all’amministrazione comunale, costituitasi parte civile, consistenti nella lesione dell’immagine della pubblica amministrazione, coinvolta in una vicenda corruttiva interessante diversi esponenti del mondo politico locale, con il pagamento in favore del Comune di Cerveteri della somma di 15mila euro.
Il delitto di istigazione alla corruzione è risultato provato in merito all’offerta corruttiva di 20mila euro – rifiutata– nei confronti del dirigente dell’area urbanistica del Comune di Cerveteri per ottenere la modificazione di un parere già reso di variante urbanistica.
La vicenda, a Cerveteri, è nota perché caratterizzò gran parte della campagna elettorale del 2012 ed ancora oggi tiene accesi gli animi degli attori di questa brutta pagina della città. Nel caso, che fu un vero e proprio terremoto nella politica locale, vi fu un mix di persone coinvolte a vario titolo. Dentro l’affaire politici avvicinati con tentativi espliciti di corruzione, altri prima accusati e poi usciti senza conseguenze dal caso, nonché imprenditori che cercavano, attraverso la corruzione, di ottenere benefici dall’approvazione di atti comunali e dall’ottenimento di pareri tecnici positivi.