Aprire un negozio oggi ha ancora senso? Se si guardano i dati delle chiusure degli ultimi anni, che riguardano in maniera trasversale sia i centri storici, sia le periferie di diverse città, potrebbe sembrare di no. Essenziale, come in tutti i casi, è guardare ai dettagli e al modo in cui ci si approccia alla promozione dell’attività.
Troppo spesso, infatti, capita di trovarsi davanti a negozi uno uguale all’altro, realtà che pensano di basare il loro successo unicamente sui numeri delle vendite, senza rendersi conto che, alla base, c’è la costruzione di un percorso che porta gli utenti, attraverso esperienze di potenza immersiva, fare la scelta di diventare acquirenti.
Per raggiungere questo risultato, bisogna lavorare sulla brand identity, ossia quel mondo di messaggi e valori distintivi che rendono un’azienda, un prodotto o un luogo diverso dagli altri. Lavorare sulla brand identity di un negozio vuol dire comprendere che, oggi come oggi, gli utenti non cercano meri prodotti ma, come già detto, vere e proprie esperienze.
Come renderle indimenticabili? Partendo dall’allestimento di un punto vendita unico. Dal focus sulla musica, che deve essere proposta a volume non troppo alto per non risultare fastidiosa e con una linea melodica che richiama l’archetipo del brand – un negozio di un marchio che vuole comunicare innocenza avrà un sottofondo diverso da quello che, invece, ricalca concetti come l’eroismo – fino ai vessilli, da acquistare assieme con le apposite aste per appenderli – trovi un’ampia sezione dedicata ai pennoni su Ideabandiere.com, e-commerce di grande successo – sono diversi gli elementi da considerare.
La bandiera, come è chiaro, è tangibile, mentre la musica è un elemento non tangibile esattamente come l’illuminazione che, se gestita modulando al meglio intensità e temperatura di colore, può trasmettere emozioni che, una volta associate al modo in cui il prodotto o il servizio impatta sulla vita dell’utente, sono in grado di conquistarlo per sempre.
Al di là delle peculiarità che caratterizzano gli elementi che compongono la brand identity – e che sono legati anche ai prodotti venduti, come ci dimostra il caso dei cosmetici, valorizzabili al massimo tramite luci con temperatura di colore fredda – è bene che, tra loro, ci sia coerenza.
I medesimi toni cromatici dell’illuminazione, per esempio, dovrebbero essere richiamati dal logo, in un crescendo di quel senso di armonia e affidabilità che chiunque ricerca nel momento in cui punta a risolvere un problema o a migliorare la propria vita attraverso l’acquisto di un prodotto o di un servizio.
Non c’è che dire: i dettagli che possono farti vincere dal punto di vista del branding nel retail sono diversi e tutti interessanti da esplorare per comprendere ancora meglio in che modo, attraverso la propria attività, si riesce a cambiare in positivo la vita delle persone.
Non dimenticare che a contribuire alla brand identity del tuo negozio intervengono pure i testi – sì, il modo in cui scrivi i post sui social, dalla lunghezza delle frasi alle parole scelte, fa la differenza – che devono essere coerenti con l’universo di messaggi che si evoca attraverso colori, luci e profumi.