“La salvaguardia della salute e dell’incolumità dei cittadini prevale
su tutte le normative, laddove si parla di pericolo estremo”. Il
Sindaco di Bracciano, Armando Tondinelli, ha motivato così la
decisione dell’amministrazione di procedere a interventi urgenti di abbattimento di alcuni alberi nelle aree verdi
comunali.
La priorità è ridurre i rischi e pericoli per la cittadinanza, ha sottolineato il Sindaco, alla base della cui ordinanza del 2 agosto scorso c’è un’analitica e documentata relazione tecnica che evidenzia la presenza a Bracciano di alberi “gravemente compromessi e ad elevato rischio di cedimento
strutturale” di cui è stata disposta la rimozione entro trenta giorni, i cui bersagli potenziali sono le persone, gli edifici, le strade pubbliche e i mezzi di circolazione.
Effettuato dal dottore forestale Gian Piero Cantiani, esperto in Scienze
forestali e consulente, tra l’altro, della Regione e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio, il monitoraggio ha rivelato che le piante oggetto dell’ordinanza presentavano “un’elevata propensione al cedimento tale da prescriverne l’abbattimento”. Di qui la decisione del
Sindaco, che ha ravvisato ragioni di “necessità e urgenza” per
procedere alla rimozione degli alberi indicati dalla relazione come a rischio di caduta, eliminando così situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica.
La stessa ordinanza precisa e dispone che all’abbattimento segua la
messa a dimora di nuove piante, previa autorizzazione paesaggistica.
Complessivamente sono stati sottoposti a valutazione tecnica 172 alberi: in prevalenza platani, pioppi neri e lecci. Allarmanti i dati emersi. Le situazioni maggiormente critiche sono state riscontrate su molti alberi lungo i viali a dominanza di platano (Viale Odescalchi e Via Principe di
Napoli) e su tutti i pioppi neri di Lungo lago Argenti.
“Allo stato attuale – si legge nella relazione tecnica – tutti i pioppi
neri e i platani presentano un pericolo estremo con classe di propensione al cedimento D (Abbattimento) e un rischio valutato come intollerabile”. Parametri in base ai quali “tali alberature dovrebbero essere tutte abbattute”.
Nel caso dei pioppi neri si procederà alla loro sostituzione con nuove alberature, mentre per i platani si punta alla conservazione di un buon numero di piante attraverso interventi finalizzati a fornire “la massima garanzia per la sicurezza delle persone e dei luoghi”.
L’approccio valutativo, sottolinea la relazione, “è stato per lo più di tipo
conservativo dove questo era possibile”. Tuttavia, “per evitare
l’abbattimento di molti esemplari di platano, è necessario ridurre
il pericolo e spostarlo da estremo a moderato e ridurre il rischio da
intollerabile a tollerabile”, eseguendo intense potature. Si
tratta, secondo la relazione, “dell’unica tecnica possibile al fine di scongiurare l’abbattimento di gran parte degli alberi di platano presenti nelle aree indagate nella città di Bracciano”.
Gli interventi di abbattimento sono previsti a carico di un totale di 43
alberi, di cui 23 pioppi neri (lungolago Argenti), 16 platani (Viale
Odescalchi, Viale Principe di Napoli e Piazza S. Lorenzo a Pisciarelli), una melia (Viale Regina d’Italia), un cedro, un leccio ed una sofora in Via Claudia. Le potature interesseranno invece 65 platani, 4 melie, 2 lecci e 1 pino per complessivi 72 alberi.