Il Papa, in vista del prossimo Giubileo della Misericordia, ricorda i carcerati, auspicando, in un documento diffuso, che a tutti i detenuti: “Giunga concretamente la misericordia del Padre”. Ai carcerati il Pontefice assicura la possibilita’ di ottenere l’indulgenza nella cappella delle carceri: “Ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre – aggiunge – possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa”.
Novità importante anche dal fronte aborto:”Ho deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario, di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono. I sacerdoti si preparino a questo grande compito sapendo coniugare parole di genuina accoglienza con una riflessione che aiuti a comprendere il peccato commesso, e indicare un percorso di conversione autentica per giungere a cogliere il vero e generoso perdono del Padre che tutto rinnova con la sua presenza”. Papa Francesco lo scrive nella lettera papale con la quale si concede l’indulgenza in occasione del Giubileo straordinario della misericordia, rivolta a Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
“Uno dei gravi problemi del nostro tempo – spiega Bergoglio, in merito alla decisione – è certamente il modificato rapporto con la vita. Una mentalità molto diffusa ha ormai fatto perdere la dovuta sensibilità personale e sociale verso l’accoglienza di una nuova vita. Il dramma dell’aborto è vissuto da alcuni con una consapevolezza superficiale, quasi non rendendosi conto del gravissimo male che un simile atto comporta. Molti altri, invece, pur vivendo questo momento come una sconfitta, ritengono di non avere altra strada da percorrere. Penso, in modo particolare, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto. Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. Ciò che è avvenuto è profondamente ingiusto; eppure, solo il comprenderlo nella sua verità può consentire di non perdere la speranza. Il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato, soprattutto quando con cuore sincero si accosta al Sacramento della Confessione per ottenere la riconciliazione con il Padre”.
Sulla questione carceri è intervenuto il Deputato del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali, che dichiara: “La richiesta del Papa per un’amnistia deve essere un’occasione per rendere più umano il nostro sistema penitenziario. Molto abbiamo fatto in questi anni, e il sovraffollamento ora è un fatto del passato, ma dobbiamo proseguire sulla strada del reinserimento di tanti detenuti, sulla loro formazione in carcere e fuori. Facciamo ripartire il dibattito affinché migliorino ancora le condizioni di vita nelle nostre carceri e si dia impulso alle pene alternative – conclude Patriarca -. Chi ha sbagliato e ha pagato per i suoi errori può essere reintrodotto nella nostra società”.
Giubileo. Papa Francesco: “Amnistia per i detenuti e Sacerdoti perdonino l’aborto”. Pd: “Richieste del Papa un’occasione per Roma”

