In un incontro presso la centrale di Torrevaldaliga Sud, sono
state presentate oggi le attività di Tirreno Power per l’evoluzione del sito industriale e la transizione energetica, con la partecipazione del sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene.
Il primo intervento sarà fatto sulla ciminiera del gruppo 4 della Centrale di Torrevaldaliga Sud che verrà demolita nei prossimi 300 giorni. La struttura monocanna cilindrica, alta 120 metri e entrata in funzione nel 1970, rappresenta l’ultimo segmento di un passato produttivo che Tirreno Power ha trasformato radicalmente.
Le operazioni prevedono l’utilizzo di una piattaforma circolare mobile lungo l’intera altezza della struttura, una gru a torre e un escavatore robotizzato per le operazioni in sommità. La demolizione selettiva potrà consentire il recupero dei materiali: 2.500 tonnellate di calcestruzzo, 140 tonnellate di ferro, 800 tonnellate di materiale refrattario e 170 tonnellate di diatomite.
La riconfigurazione del sito ha già liberato 52.000 metri quadrati di superficie industriale. Le aree dell’ex parco combustibili e degli ex parcheggi ospitano ora due nuovi parchi fotovoltaici: il primo da 1,7 MW con 2.492 moduli, il secondo da 1 MW con 1.456 moduli.
L’impianto fotovoltaico da 1 MW è dedicato alla Cer, comunità energetica rinnovabile che coinvolge
imprese locali nella gestione condivisa dell’energia prodotta. Il modello replica l’esperienza già
operativa presso la Centrale di Vado Ligure. La nuova Cer di Civitavecchia offre la massima potenza
consentita per questo modello di produzione e consumo ed è dotata di pannelli con inseguitori solari
capaci di incrementare significativamente la capacità di produzione dell’impianto allineando il
pannello al miglior irraggiamento.
La trasformazione di Torrevaldaliga Sud rappresenta un caso concreto e simbolico di transizione
energetica che vede Civitavecchia protagonista. Imprese locali sono coinvolte nelle diverse fasi
operative.
Dice Enrico Erulo direttore corporate affairs di Tirreno Power: “La demolizione della ciminiera segna
fisicamente la fine di un’epoca industriale. L’avvio dei parchi fotovoltaici e la creazione di una
produzione energetica condivisa con le imprese del territorio definisce un nuovo modello di
produzione di energia. Un modello sostenibile, che porta vantaggi al tessuto economico locale, riduce
l’impatto ambientale e crea valore economico “.
Dice il sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene:” Ho molto apprezzato la creazione della Cer, non
era affatto scontato. Tirreno Power ha voluto scegliere un percorso che porta ricadute positive su
questo territorio, anche in termini sociali e ambientali oltre ai benefici economici per le imprese che vi
partecipano. L’abbattimento del camino dei vecchi gruppi dismessi è anche questa una buona notizia.
Va proprio nella direzione di un cambiamento dello skyline della città che è uno di punti del nostro
programma come amministrazione comunale.
tirrenopower.com
UNA STORIA DI TRASFORMAZIONE
Negli ultimi anni i siti produttivi di Tirreno Power hanno vissuta una profonda trasformazione.
Sugli impianti esistenti, la Società ha sviluppato un intenso piano di investimenti con l’obiettivo
di migliorare il livello di disponibilità e le performance complessive del parco produttivo,
puntando anche a una maggiore flessibilità operativa. Tra gli interventi più significativi rientrano
l’aggiornamento dei sistemi di controllo, l’introduzione di diagnostiche avanzate per la manutenzione
predittiva e un generale potenziamento delle infrastrutture tecnologiche.
Allo stesso tempo, infrastrutture e impianti non più in uso sono stati smantellati per recuperare
aree utili all’avvio di nuovi progetti, in un percorso che unisce efficienza, sicurezza e progressiva
apertura verso modelli energetici sempre più sostenibili. In quest’ottica, sono state liberate vaste
superfici interne ai siti pari a oltre 52.000 m².
UN NUOVO SKYLINE PER IL SITO
La ciminiera del gruppo 4 della Centrale di Torrevaldaliga
Sud (recentemente smantellato) ha rappresentato per
decenni uno degli elementi più imponenti del complesso
industriale.
Si tratta di una ciminiera monocanna cilindrica entrata in
esercizio nel 1970.
Dal punto di vista costruttivo, la ciminiera presenta:
• un’altezza complessiva di 120 metri;
• un diametro esterno alla base di circa 10 metri fino a
8,7 metri alla cima;
• uno spessore di 30 centimetri;
• una canna interna in refrattario di 7,30 metri alla base.
La demolizione della ciminiera richiederà un’organizzazione complessa e l’impiego di attrezzature
altamente specializzate. Le operazioni verranno condotte utilizzando una piattaforma circolare
lungo tutto lo sviluppo verticale dell’opera, una gru a torre, montacarichi e un escavatore robotizzato
operante direttamente in sommità. L’intervento, programmato con una durata prevista di 300
giorni, prevede l’impiego di oltre 13.000 ore lavorative.
Un elemento fondamentale del progetto è rappresentato dal recupero dei materiali grazie a
una demolizione selettiva che sarà gestita in un’ottica di sostenibilità e riutilizzo. Si prevede di
raccogliere circa 2.500 tonnellate di calcestruzzo, 140 tonnellate di ferro, oltre 800 tonnellate di
materiale refrattario e 170 tonnellate di diatomite. Tutte le attività verranno effettuate con gli
opportuni accorgimenti di mitigazione degli impatti.
L’intero intervento completa il ciclo di vita di una struttura storica della centrale impiegando
maestranze locali in tutte le fasi di demolizione e recupero.
I NUOVI PARCHI FOTOVOLTAICI DELLA CENTRALE
Nel sito, inoltre, è stato avviato un progetto per la realizzazione di nuovi impianti a fonte rinnovabile.
Gli spazi un tempo occupati dall’ex parco combustibili e dagli ex parcheggi (per un totale di circa
33.000 m²), sono stati oggetto di una completa riconfigurazione funzionale che ha permesso di
evitare il consumo di nuovo suolo.
L’area è stata ripensata per ospitare due nuovi
impianti fotovoltaici:
- un impianto da circa 1,7 MW composto da 2.492
moduli;
• un impianto da circa 1 MW, integra ulteriori
1.456 moduli.
LE COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI
DI TIRRENO POWER
Dal 2023, Tirreno Power ha iniziato la realizzazione di progetti fotovoltaici all’interno delle aree dei
propri siti produttivi.
Nel 2024, presso la Centrale di Vado Ligure (SV),
è entrato in esercizio un impianto fotovoltaico
da circa 1 MW, installato sui tetti degli edifici
dedicato a una Comunità Energetica Rinnovabile
(CER).
La CER Vado Ligure-Quiliano coinvolge piccole
e medie imprese del territorio diventando un
laboratorio reale di collaborazione, gestione
condivisa dell’energia e integrazione tra sito
produttivo e comunità.
Proprio grazie alle competenze e alle esperienze consolidate con questo primo progetto, Tirreno
Power ha sviluppato un’iniziativa analoga anche nel sito di Torrevaldaliga Sud, a Civitavecchia (RM).
Nel 2025, sono stati realizzati due impianti fotovoltaici di cui uno (da circa 1 MW) è stato dedicato
alla CER Civitavecchia formata anche qui da piccole e medie imprese locali.
COSA SONO LE
COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI?
Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un nuovo modello di produzione e condivi
sione dell’energia, basato sulla collaborazione tra diversi soggetti: cittadini, enti locali, condomini,
cooperative, piccole e medie imprese. All’interno di una CER, i membri possono autoprodurre,
consumare e condividere energia generata da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
I NUMERI DELLE CER
• Gli impianti devono trovarsi “a km 0”, cioè in stretta prossimità della comunità che servono,
ovvero all’interno del perimetro della stessa cabina primaria.
• Una comunità energetica può coprire, ad esempio, l’area di 2-3 quartieri di una città oppure
un singolo Comune, in base al perimetro della cabina primaria;
• Il limite massimo di potenza per ogni singolo impianto sviluppato da privati è di 1 MW.
BENEFICI DELLE CER
• Ambientali: favoriscono la diffusione delle fonti rinnovabili, riducono le emissioni di CO2 e
minimizzano le perdite di energia dovute alla trasmissione.
• Economici: ogni membro della CER riceve un contributo economico periodico proporzionato
all’energia consumata mentre l’impianto è in produzione.
• Sociali: le CER promuovono la cooperazione, stimolano l’innovazione tecnologica e
favoriscono il consumo consapevole di energia.
