“Come ormai tutti sanno le infrastrutture, le prospettive di sviluppo e le ambizioni di crescita del porto di Civitavecchia sono da anni legatissime al destino del traffico turistico ed in particolare del traffico crocieristico.
Da anni si parla di record, di investimenti importanti, di sfide per il futuro. Da anni si sottolinea l’innegabile impatto che questo particolare traffico marittimo ha determinato nel nostro porto e, per certi versi, anche nel tessuto economico e sociale dell’intera città.
Non tutti sanno però che dietro ai numeri altisonanti e ai tanti obiettivi raggiunti dal nostro porto e dai grandi armatori del settore che qui operano da anni, c’è anche e soprattutto il lavoro instancabile di centinaia di lavoratrici e di lavoratori del settore turistico.
Stiamo parlando di una realtà, la nostra che è spesso invisibile, sottopagata e che, soprattutto in virtù delle caratteristiche con cui si svolgono le chiamate e le prestazioni lavorative, ha serie difficoltà ad organizzarsi collettivamente per analizzare e provare a risolvere le criticità riscontrate durante i vari turni.
Ed è proprio per la volontà di superare quest’ultimo limite che questa estate, dopo aver raccolto le segnalazioni di centinaia di colleghi e aver vissuto con loro gli innumerevoli disagi patiti da ogni operatore turistico anche solo per recarsi a lavoro, abbiamo scritto all’Autorità di Sistema Portuale segnalandogli alcune criticità e richiedendo un incontro.
Da mesi infatti raggiungere il nostro posto di lavoro, soprattutto quando lo stesso dovrebbe iniziare in prossimità di moli o banchine, è diventato quasi impossibile. Per noi infatti non è prevista la possibilità di utilizzare i mezzi di “navettamento” che collegano l’area di Largo della Pace alle varie navi da crociera che stazionano in porto e non è autorizzato l’accesso al varco che si trova in prossimità della Fortezza. Se a tutto questo aggiungiamo l’esigua presenza all’interno dello scalo di parcheggi e nodi di scambio a disposizione di operatori e lavoratori portuali si capisce bene quanto sia critica la situazione. In questo scenario molti – e tra questi tanti pendolari residenti fuori città – sono costretti a parcheggiare fuori dall’ambito portuale e ad avventurarsi poi a piedi verso le banchine. Tutto questo, ovviamente, anche in aree dove non esistono veri e propri camminamenti pedonali e dove, al contempo, ci sono ralle, camion e mezzi meccanici in manovra. Un contesto, quello che abbiamo voluto segnalare all’Autorità di Sistema, che non solo ci crea innumerevoli disagi, ma che consideriamo anche estremamente pericoloso.
Per onestà intellettuale sottolineiamo il fatto che la nostra richiesta di incontro, sottoscritta da più di 200 operatori del settore, l’abbiamo inviata all’AdSP quando alla guida dell’Ente c’era ancora il dott. Pino Musolino. Proprio per questo, una volta ufficializzato l’insediamento del nuovo Commissario Straordinario, Ing. Latrofa, abbiamo ritenuto utile inviare nuovamente la nostra missiva. Ora però sono passati giorni dall’ultimo sollecito e, con spirito costruttivo e collaborativo, riteniamo che l’Autorità debba convocarci. Il ruolo che ricopriamo è da sempre centrale per la crescita e l’immagine stessa del porto di Civitavecchia e deve per questo tornare ad avere l’attenzione che merita sia in termini di tutela del diritto alla mobilità sia per tutto ciò che attiene alle questioni della sicurezza sui posti di lavoro.
Siamo per questo convinti e convinte che, in questo senso, il confronto con il nuovo Commissario Straordinario, anche in virtù della sua esperienza professionale, non potrà che contribuire a superare certe criticità migliorando la viabilità in porto sia per noi, sia per gli altri lavoratori portuali, sia per i milioni di turisti e passeggeri che ogni anno transitano a Civitavecchia.
Operatori turistici Porto di Civitavecchia