Singapore non è stata solo l’oro di Simone Cerasuolo, di Chiara Pellacani e Matteo Santoro; gli argenti di Simona Quadarella e Thomas Ceccon, Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci o il bronzo di Benedetta Pilato. È stato anche una medaglia d’argento nel settore Master portata a casa dalla civitavecchiese Michela D’Amico.

Infatti, seguendo gli esempi della Taddeucci e di Greg Paltrinieri, l’ondina della Nuotatori Civitavecchiesi ha centrato un difficile quanto meritato secondo posto. La gara si è svolta sulla distanza dei 3000m nell’isola di Sentosa, ed ha da subito evidenziato alcune problematiche che si erano presentate pochi giorni prima con gli agonisti ovvero la temperatura dell’acqua troppo alta e acque con cariche batteriche superiori al consentito.
Tant’è vero che nel giorno precedente alla competizione, l’organizzazione della Word Aquatic Championships 2025, ha dovuto annullare gli allenamenti degli atleti per impraticabilità dello specchio acqueo.
Gli stessi infatti, dopo una notte insonne ad aspettare novità, nelle prime ore del mattino, hanno appreso dal comunicato della Word Aquatics che la competizione era confermata come da programma gare.
L’ondina civitavecchiese si è tuffata in acqua in terza batteria con 26 avversarie della propria categoria M50 ed altre 25 della categoria M55 approntando fin da subito una gara su ritmi alti. Al primo giro si è ritrovata al secondo posto in categoria, dietro alla connazionale M50 Gaia Naldini. Ma è stato al secondo giro che Michela ha subito “gli attacchi” da parte delle inseguitrici che, una volta affiancata, l’hanno messa in difficoltà, tanto che al secondo dei tre giri, la D’Amico è scivolata al quarto posto di categoria e quinto generale. Ma Michela non ha mollato, iniziando il recupero sulle avversarie e riuscendo a passare una dopo l’altra sia le avversarie dirette che indirette giungendo al traguardo seconda assoluta strappando un sudatissimo e meritatissimo argento.
«Conoscevamo già le avversarie – è il commento del tecnico Marcello Jacopucci – ma sono rimasto basito quando al secondo giro l’ho vista al quarto posto. Poi mi ha raccontato dell’attacco, anche scorretto delle avversarie, ma ci sta. In fondo Michela era la detentrice del titolo mondiale conquistato a Doha, quindi le avversarie sapevano benissimo di dover competere con un’atleta di livello. Siamo entusiasti dell’argento, combattuto fino all’ultima bracciata da Michela bravissima non solo a non mollare, ma anche a contrattaccare le avversarie senza usare colpi proibiti. Preparazione perfetta per la quale ci siamo avvalsi della collaborazione di Simone Ciancarini, che ringrazio, sulla scia degli stessi principi di allenamento usati dal grande allenatore Sergio D’Amico, papà di Michela ed ex allenatore dello stesso Simone nonché di Laura Porchianello, Massimiliano Parla e di tanti altri atleti che hanno portato in alto la città di Civitavecchia a livello nazionale ed internazionale. Voglio ringraziare la società che ci è sempre vicino nelle persone di Federica e Simone Feoli».
