Grasso al vetriolo: "Dite a Tidei che non è né commissario né sindaco" • Terzo Binario News

Grasso al vetriolo: “Dite a Tidei che non è né commissario né sindaco”

Apr 12, 2014 | Civitavecchia

PRESENTAZIONE-LA-SVOLTA-MASSIMILIANO-GRASSO“L’ex sindaco è talmente convinto di essere ancora il padrone del Pincio che risponde anche per conto del Commissario Prefettizio, al quale mi ero rivolto a proposito della sua possibile decisione di intervenire, nell’ambito della spending review che sta portando avanti, anche con dei tagli sul fondo del salario accessorio 2013”. Il candidato sindaco Massimiliano Grasso risponde agli attacchi di Pietro Tidei sulla questione del piano Santoriello. 

“Quindi l’ex sindaco, anziché fare demagogia come suo solito e sostituirsi nelle risposte che non gli competono, se proprio ha tanta voglia di salire in cattedra e dare lezioni, spieghi, non a me ma a tutti i dipendenti comunali, come mai la delibera che lui stesso cita è solo di fine settembre, e soprattutto come mai, quando l’amministrazione è caduta, ossia a fine novembre, non fosse ancora stato siglato alcun accordo con Rsu e organizzazioni sindacali territoriali”.

“Forse perché l’ex sindaco voleva gestire a proprio piacimento la ripartizione delle risorse del fondo, così come sarebbe stato per gli 88.000 euro destinati ai progetti obiettivo, da suddividere tra i suoi seguaci, anziché essere destinati anch’essi alla produttività collettiva come da consuetudine consolidata in precedenza”?

Massimiliano Grasso prosegue: “Non voglio addentrarmi ulteriormente su tecnicismi su cui sicuramente l’ex sindaco può dare lezioni, visto il disinvolto utilizzo dei soldi, a beneficio di pochi dipendenti”. “Solo per fare chiarezza, ed insegnare quel briciolo di conoscenza amministrativa necessaria per comprendere meglio gran parte dell’ultimo ventennio di gestione del Pincio, ci spieghi soltanto l’ex sindaco, perché risponde al posto del Commissario e a che titolo se ne va in giro per la città ad inaugurare giochi “regalati” ora, neanche fosse un novello Achille Lauro, quando avrebbe potuto farlo in un anno e mezzo da Sindaco, durante il quale alle casette di legno aveva pensato solo appena insediatosi, per cercare  di riassegnare le abitazioni, dichiarandosi pronto a mettere per strada gli abitanti, colpevoli solo di aver ricevuto le case dalla precedente giunta Moscherini”.