Le aggressioni andate avanti nel tempo contro l’anziano padre: padellate in testa e anche dell’acqua calda versata contro la vittima, un 91enne. Un racconto, questo, emerso dopo l’ultima lite, avvenuta lunedì. Che chiude il cerchio su una storia di lesioni e maltrattamenti in famiglia: queste le accuse con cui viene arrestato un 56enne, noto alle forze dell’ordine. A fornire un contributo fondamentale agli investigatori è la figlia del padre violento, una 22enne. Una storia, terribile, venuta a galla a Roma, nella zona Est della città.
Dicevamo lunedì 17 giugno. Sono le 18,15 quando alla Polizia arriva la segnalazione di una lite familiare. Quel giorno la ragazza va a casa del nonno. Lì trova il padre che, nel corso di un’animata discussione, dà degli schiaffi sulla mano dell’anziano. La giovane si mette in mezzo e viene strattonata. Così, in un gesto disperato, corre sul balcone, per chiedere aiuto. Il 56enne cerca di impedirle quel tentativo di chiamare i soccorsi, chiudendole la mano sulla porta. La 22enne, nonostante tutto, riesce comunque a divincolarsi. Da lì l’intervento degli agenti.
Nonno e nipote in seconda battuta vengono accompagnati al Policlinico Casilino: lui riporta ferite guaribili in 10 giorni, 7 invece i giorni di prognosi per la ragazza. Il 91enne, per la cronaca, formalizza la denuncia, mentre la giovane viene ascoltata. Attraverso le sue parole, emerge un incubo durato una decina di anni. Una dichiarazione, la sua, che punta i fari su anni di violenze, con episodi non collocati nel tempo – come l’acqua bollente versata dal 56enne contro il padre – e altri più nitidi, avvenuti a gennaio e aprile di quest’anno. In un caso, l’arrestato fa sbattere il 91enne contro l’anta della cucina. In un altro, lo colpisce alla testa con una padella. Circostanze, queste, mai documentate né da un punto di vista medico che giudiziario. Terminati gli accertamenti del caso, alla fine, il 56enne viene arrestato.