“Di caldo si muore”. Questa la dicitura di uno dei cartelli affissi oggi, 21 maggio, dagli attivisti di Ultima Generazione al Ministero della Salute, su viale Giorgio Ribotta. Il blitz è scattato alle 10,15. Inoltre, gli ambientalisti hanno lanciato contro l’edificio della vernice arancione. Quattro le persone accompagnate negli uffici del commissariato Spinaceto: la loro posizione è al vaglio.

Questo quanto riportato da Ultima Generazione in una nota: “Leonardo si è incollato davanti all’entrata mentre altri hanno attaccato locandine che riportano i drammatici dati delle morti e delle patologie dovute al caldo. 18.010 morti di caldo, 53.000 morti premature per l’inquinamento atmosferico e 400.000 nuovi casi di tumore correlati a inquinamento. Dietro questi numeri ci sono vite umane, ci rendiamo conto di cosa stiamo andando in contro?”.

Leonardo, 28 anni, fisico cosmologo ha dichiarato: “Sono qui di fronte al ministero della salute perché il benessere dei cittadini non puo’ continuare ad essere sacrificato sull’altare del profitto. A livello europeo L’84% concorda sul fatto che affrontare la crisi ecoclimatica dovrebbe essere una priorità per migliorare la salute pubblica e 7 su 10 pensano che i loro governi nazionali non stiano facendo abbastanza per affrontare questa crisi. È arrivato il momento di un’azione senza precedenti per limitare gli impatti negativi sulla salute” Le conseguenze di questo divorzio tra dichiarazioni e fatti sono sempre più evidenti. Il cambiamento climatico è qui, in Europa, e uccide”.
c.b.