Rfi: “Indagini propedeutiche sul Fabbricato Viaggiatori”
Qualcosa si muove dalle parti della stazione di Civitavecchia, ancora in larghissima parte interdetta dopo il crollo di calcinacci del 10 luglio scorso dove per un miracolo si ferì lievemente soltanto una turista di passaggio a piazzale Matteuzzi, oltre ai danni ingenti all’edificio stesso e ai taxi parcheggiati.
In questi giorni sono cominciati a comparire degli operai al lavoro, sembra per un inizio di lavori di messa in sicurezza del fabbricato viaggiatori che ospita biglietterie, monitor, edicola e bar.
In una nota, l’azienda ferroviaria conferma il tipo di intervento: «Sono in corso le indagini propedeutiche alla messa in sicurezza del Fabbricato Viaggiatori e le attività di messa in sicurezza delle pensiline dei marciapiedi di stazione. È inoltre in corso l’iter autorizzativo per recepire i pareri dagli enti coinvolti e sono in fase di avvio le progettazioni esecutive per il miglioramento ed adeguamento dei sistemi di supporto dell’accessibilità e del Fabbricato Viaggiatori con le aree esterne». Tuttavia i disagi restano, ma almeno l’intervento rappresenta un primissimo passo verso il ritorno alla normalità.
Per delineare il quadro: prima del riassorbimento nella società Rete Ferroviaria Italiana, la stazione di Civitavecchia rientrava nel gruppo delle CentoStazioni, una società che comprendeva i principali scali italiani dove per esempio erano inserite anche le stazioni romane di Trastevere e Ostiense.
Negli anni scorsi una serie di interventi, che hanno visto l’innalzamento dei marciapiede, l’installazione delle pensiline nei binari 1 e sui periferici 1 tronco e 2 tronco oltre al posizionamento degli ascensori. Gli elevatori, piazzati nei sottopassi, hanno permesso di evitare scene quotidiane in cui i turisti carichi di valigie erano in difficoltà a scendere e salire le scale.
C’è voluto quasi un anno – infatti è stata aggiunta una cabina elettrica apposita – però almeno l’impresa è riuscita. Poi un altro crollo il 17 giugno 2020 all’altezza del sottopassaggio del binario 1 e la conseguente interdizione, con i ponteggi che ancora sono lì.
Si stavano profilando altri interventi che il crollo del luglio scorso ha costretto Rfi a ripensare. Dopo l’incidente probatorio dell’8 settembre, che ha visto la presenza dei periti della Procura e della stessa Rfi, è stato possibile sbloccare almeno l’aspetto pratico legato ai locali biglietteria e bar, spostati nell’ex farmacia, anche se i disagi restano pressoché gli stessi di sempre.
Per i pendolari, costretti a “circumnavigare” la stazione (per arrivare sui binari tronchi che fanno la spola con Roma si passa solo attraverso la piazzetta con la fontana) e per i croceristi in transito, sempre spaesati e in difficoltà quando devono raggiungere i binari più lontani.
E a proposito di pendolari, ecco che dal Comitato Pendolari Fl5 si manifesta irritazione per i tempi biblici di intervento: «Se si tratta di lavori di messa in sicurezza ulteriori parti a rischio crollo è doveroso – dice polemico il presidente del Comitato, Andrea Ricci – però questo non ci fa capire il famoso “ripristino immediato subito dopo gli accertamenti prefettizi” che avevano detto all’epoca quando e dove vada collocato. Ogni volta ci dicono che ci aggiorneranno, ma dobbiamo sempre essere noi a chiedere».