Da una parte i residenti che lamentano disagi, dall’altra la Gdf che fornisce la propria spiegazione. Nel mezzo gli interventi dei politici e la determina dirigenziale sulla disciplina di traffico in via Gaetani Moroni e via Pisa. Questo il mix a monte di una vicenda che riguarda la zona di Piazza Bologna, Municipio II. E che riguarda l’istituzione di aree di sosta riservate ad autovetture in servizio alla Guardia Finanza. L’argomento, peraltro, è al centro di una mozione che vede come prima firmataria Rita Lattanzi, consigliera locale del Partito democratico e che verrà presentata al primo Consiglio utile, nel parlamentino di via Dire Daua.
Nel marzo del 2018 la Gdf invia la richiesta di valutare la possibilità di riservare trenta posti auto alle Fiamme Gialle negli spazi adiacenti al Comando generale. Seguono i sopralluoghi, elaborati grafici, fino alla determina del Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune, che istituisce lungo via Gaetano Moroni e via Pisa aree di sosta riservate alla Finanza.
Alcuni cittadini, sin da subito, evidenziano i possibili disagi per l’assenza di posti auto in una zona ad alta densità abitativa. A ciò aggiungono il fatto di essere rimasti fuori dall’iter che, in finale, porta alla redazione della determina. Di questo e altro ne parleranno in un incontro pubblico, fissato lunedì 9 settembre alle 15, in piazza Massa Carrara.
Un tema caldo da queste parti. Non a caso, è al centro – come detto – della mozione redatta dalla dem Lattanzi: “L’impatto procurato dal provvedimento ha, sui residenti, delle forte ricadute che influiranno sulla qualità delle loro vite”. Inoltre aggiunge che l’area interessata dal provvedimento insiste “in un quadrante ad alta densità abitativa” dove troviamo “numerose abitazioni civili, una struttura ospedaliera privata convenzionata, una struttura riabilitativa per minori disabili, quattro studi di medici di base e attività commerciali”. Detto ciò, Lattanzi chiede di valutare la possibilità di “rivedere il provvedimento”, di individuare “migliorie” e “strumenti alternativi che garantiscano la pacifica convivenza di tutti”. In più che venga promossa “una richiesta di istanza di sospensione o revoca da parte della Pubblica Amministrazione emanante la determinazione, affinché, per il soddisfacimento dell’interesse pubblico, possa individuare, sulla base di una valutazione di opportunità, il miglior modo di perseguire l’interesse atteso con il minor sacrificio possibile per i cittadini”.
Sulla vicenda interviene pure Holljwer Paolo, consigliere locale di Fratelli d’Italia: “In una città dove l’Amministrazione incentiva a utilizzare il mezzo pubblico, lasciando così le proprie auto, in un quadrante ad alta densità abitativa come questo viene preso un provvedimento che ai cittadini fa perdere diversi posti auto tra via Moroni, via Pisa, viale XXI Aprile, piazza del Campidano. I motivi addotti sono sicurezza e decoro, i residenti però sono penalizzati vista l’assenza di parcheggi. Auspichiamo da parte del Dipartimento una rivisitazione del provvedimento e restiamo al fianco dei cittadini in questa battaglia”.
Giuseppe Scicchitano, presidente della locale commissione Trasparenza, da par sua commenta: “La giunta Pd del Municipio II era al corrente, da oltre un anno, della richiesta della Guardia di finanza. All’epoca c’era la possibilità di avere il pallino in mano, ora è francamente più difficile. Da parte nostra, saremo sempre vicini ai cittadini”.
Dall’altra parte c’è la Guardia di Finanza che, interpellata da Terzo Binario, chiarisce: “La regolamentazione della sosta in corrispondenza del perimetro esterno del Comando Generale della Guardia di Finanza risponde a specifiche esigenze che, nel corso del corrente anno, sono state discusse e valutate – per la delicatezza delle tematiche – in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Alla base del provvedimento vi è la salvaguardia della sicurezza del comprensorio – che, per la sua particolare connotazione strategica ed al pari di omologhe strutture di altre forze Armate e forze di Polizia, risulta potenzialmente esposto a minacce di differente natura ed entità – e degli edifici urbani che insistono nelle sue vicinanze. Rischi che era necessario assolutamente circoscrivere, attraverso l’adozione di misure, non oltremodo rinviabili, in grado di garantire standard di sicurezza adeguati. Sono queste le ragioni che hanno indotto, a suo tempo, il Quartier Generale del Corpo a sottoporre la questione all’attenzione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il quale si è espresso – con apposita determinazione – a favore dell’interdizione alla sosta di autovetture non militari lungo il perimetro esterno del Comando Generale.
L’iter così avviato si è, poi, concluso con il provvedimento dirigenziale del dipartimento “Mobilità e Trasporti” del Comune di Roma che, come
noto, attualmente permette la sosta, nelle aree individuate e delimitate, alle sole auto della Guardia di Finanza in servizio. Per essere più precisi, i posti in argomento (circa 40/45) sono e saranno, quindi, con buona probabilità, utilizzati marginalmente – e solo in casi specifici – dalle auto del Corpo in servizio d’istituto e mai saranno resi disponibili (come ultimamente si è
avuto modo di leggere su alcuni giornali e blog locali) per la sosta delle auto private del personale impiegato al Comando Generale. Il tutto dev’essere, però, letto in prospettiva più ampia perché la presenza del Comando Generale – che è la struttura di vertice del Corpo – in questa zona ha da sempre contribuito (e, tutt’oggi, fortemente vi concorre) all’innalzamento della percezione di sicurezza nel quartiere. Tanto ciò è vero che molti cittadini hanno salutato con grande favore la presenza di un’autovettura che, in orario diurno e notturno, effettua un servizio di ronda esterno al comprensorio e il presidio sistematico assicurato dei nostri Baschi Verdi a Piazza Bologna.
A questo si aggiunga, inoltre, l’interessamento diretto dello stesso Comando Generale per la realizzazione delle opere di ripristino architettonico delle sedi stradali adiacenti al comprensorio militare. Non ultima, piazza Armellini che oggi, finalmente, grazie anche all’impegno del Municipio, è stata sottoposta ad un’importante operazione di restyling, sia in termini di viabilità, sia in termini di assetto urbanistico. Azioni queste da cui emerge, indiscutibilmente, la volontà della Guardia di Finanza di promuovere il miglioramento delle condizioni di vivibilità in un un quartiere in cui il
Corpo si considera perfettamente integrato e che, pertanto, con una serie di iniziative, anche di natura sociale, ha sempre cercato, per quanto possibile, di valorizzare.
Del resto, alle prime rimostranze correlate alla riduzione dei parcheggi, il Comando Generale si è immediatamente fatto parte diligente per avviare un confronto costruttivo con i residenti della zona. In due occasioni sono state ricevute, presso la Caserma Piave, delegazioni di cittadini e amministratori, con l’intento di illustrare le ragioni intorno alle quali si discute che, si ripete, sono riconducibili esclusivamente a esigenze di sicurezza concretizzatesi gradualmente nel tempo, su cui sono state determinate le scelte assunte, inizialmente, dal Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica e, di conseguenza, dal Comune di Roma. Parallelamente il Corpo si è fatto anche carico, attraverso una ulteriore opera di “razionalizzazione” delle aree di sosta interne alla struttura militare, di incrementare il numero di parcheggi per il personale che, giornalmente, raggiunge la sede con la propria autovettura e che prima, in parte, posteggiava nelle aree di sosta delle vie limitrofe. Ciò nella considerazione che, da tale incremento, sarebbe senz’altro scaturita, per gli abitanti del quartiere, una maggiore disponibilità di parcheggi ubicati nelle vie adiacenti al Comando Generale.
Da ultimo, proprio per garantire il recupero dei parcheggi “perduti” sono stati avviati contatti con lo stesso Comune affinché in via Salento, in piazza Armellini e, compatibilmente con le esigenze di traffico, nella stessa via Nardini, potessero esser introdotti il senso unico di marcia e il sistema di parcheggio “a spina di pesce”, in luogo di quello “in linea continua”, in modo da garantire nuove disponibilità di aree di sosta ad uso della popolazione residente.
Ciò testimonia come il Corpo sia tutt’altro che indifferente alle doglianze sollevate e comprende il disagio rappresentato dalla ridotta disponibilità di stalli di parcheggio in una zona ad alta densità abitativa. Un disagio che, però, appare controbilanciato dall’innalzamento del livello di sicurezza nell’area urbana in argomento; sicurezza che il provvedimento di regolamentazione ulteriormente incrementa e di cui è tutta la
collettività residente a beneficiare.
In conclusione, la Guardia di Finanza “vive” il quartiere con grande partecipazione, da sempre sostiene le iniziative di valorizzazione del territorio di questa Municipalità e ne sono testimonianza, come detto, i recenti interventi urbani di risistemazione in Piazza
Armellini.
Per questa ragione il Corpo conferma la sua apertura al dialogo ed al confronto, senza però mai trascurare che al centro di qualsiasi futura decisione debba collocarsi, in primis, la sicurezza delle infrastrutture e quella dei cittadini che, intorno al Comando Generale, lavorano e vivono ogni giorno”.
Foto Frame video Orlando Corsetti