Caso Vannini, la nuova indagine chiarirà se ci sono altre ricostruzioni • Terzo Binario News

Caso Vannini, la nuova indagine chiarirà se ci sono altre ricostruzioni

Giu 20, 2019 | Cronaca, Ladispoli

di Francesco Scialacqua

L’avvio di una nuova indagine sul caso Vannini apre a nuovi scenari circa quanto successo quella sera in cui il Marco morì dopo essere stato ucciso da Antonio Ciontoli.

Le dichiarazioni di Davide Vannicola fatte a “Le Iene” hanno indotto la procura di Civitavecchia ad avviare necessariamente un approfondimento su un punto che durante il dibattito processuale era rimasto poco chiaro, vale a dire quanto avvenuto all’interno della stazione dei Carabinieri tra il Maresciallo Izzo e la famiglia Ciontoli.

Izzo durante il processo ha confermato di non aver fornito alcuna informazione circa quanto stesse succedendo al PIT, mentre Martina Ciontoli, suffragata dal padre Antonio, ha invece sostenuto che il maresciallo aveva fornito informazioni abbastanza precise circa le condizioni di Marco e la presenza dell’ogiva nel costato del giovane.

Una contraddizione che non è stata risolta dal processo e che invece ora è di fatto l’oggetto della nuova indagine. Stando alle parole di Davide Vannicola Izzo aveva un rapporto molto stretto con Antonio Ciontoli e per alcuni comportamenti tenuti la sera del delitto il maresciallo avrebbe dei rimorsi di coscienza.

Ma da qui a dimostrare l’errato comportamento del maresciallo Izzo e la falsa testimonianza al processo passa ancora molto. L’inchiesta dovrà infatti fare luce su chi tra Izzo e Vannicola sta dicendo la verità. Non è escluso che su questa inchiesta vengano coinvolti altri testimoni di quella sera, vale a dire altri militari presenti in caserma e perché no gli stessi Ciontoli.

Il coinvolgimento di Izzo nell’inchiesta rappresenta però un atto dovuto. Appurato nelle settimane scorse che Vannicola era stato sentito dalla Procura, appare evidente che per procedere debba esistere la presenza di un indagato e questo non poteva che non essere il Maresciallo Izzo. Nel ruolo di indagato Izzo avrà sicuramente modo di poter spiegare la sua versione dei fatti, che sicuramente sarà del tutto opposta a quella fornita da Vannicola.

L’inchiesta avrà probabilmente due possibili risvolti. Qualora si appurasse qualcosa di anomalo nella condotta di Izzo l’esito avrà un impatto notevole sul processo principale del caso Vannini. Nel caso contrario, vale a dire non si ritenesse fondata la ricostruzione di Vannicola, per quest’ultimo potrebbe invece avviarsi un processo per calunnia avviato o dalla stessa procura o su stimolo dello stesso Maresciallo Izzo, che sarebbe a quel punto parte offesa.

Intanto ieri sera a Chi l’ha Visto è stata sollevata un’altra incongruenza circa le telefonate partite dalla villetta dei Ciontoli. Infatti dai tabulati telefonici non c’è traccia delle due chiamate al 118 e finora non è stato possibile accedere ai cellulari.

E’ comunque prematura qualsiasi considerazione nel merito in quanto si sta ancora in fase di indagine. Qualcosa di più concreto si avrà solo se si procederà a giudizio, ipotesi ancora lontana.