Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno deciso di giungere alla dichiarazione di sciopero di questa mattina nella piena consapevolezza della situazione difficile nella quale in questi giorni l’aeroporto di Fiumicino è venuto a trovarsi a seguito dell’incendio della settimana scorsa.
Responsabilmente il sindacato non ha mai chiesto, nonostante la gravità dell’evento, che il Terminal 3 fosse chiuso, i lavoratori hanno continuato a lavorare seriamente in condizioni difficilissime per riuscire a garantire l’operatività dello scalo aeroportuale ed arrecare meno disagi possibili ai viaggiatori.
Si è appresa positivamente la notizia che dai rilevamenti effettuati non vi sia pericolo di danni gravi e permanenti per i lavoratori stessi ma la numerosità di malori di diversa entità occorsi negli ultimi giorni durante l’orario di lavoro hanno portato il sindacato a richiedere che fossero predisposte misure e comportamenti che potessero prevenire o quantomeno limitare tali eventi.
In occasione di un accadimento tanto eccezionale è responsabilità del Gestore Aeroportuale, tanto che si è fatto carico di commissionare le indagini ambientali, di divulgare ed informare rispetto alle modalità operative alle quali passeggeri e lavoratori tutti dovrebbero attenersi, durante la permanenza nel Terminal coinvolto nell’incendio, a tutela della salute e sicurezza.
Questa è stata la richiesta fatta dal sindacato e a tutt’oggi disattesa.
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo ribadiranno ancora oggi pomeriggio questa richiesta dal Prefetto di Roma, dove sono state convocate insieme ad Enac, Aeroporti di Roma e alla ASL Roma D.