Che l’unione faccia la forza non è solo un detto ma, in un periodo di grandi difficoltà finanziarie, anche una condizione fondamentale per fare la differenza a livello della linea di separazione sempre più labile tra la mera sopravvivenza e la crescita o comunque un buon stato di salute di un’azienda. Una condizione che avvantaggia direttamente (con l’occupazione) e indirettamente (con la possibilità di accedere alle cessioni del quinto, altrimenti irraggiungibili), anche i dipendenti.
Una presa di coscienza che in Italia ancora manca, ragion per cui aumentano i bandi che forniscono interessanti stanziamenti e contributi, spesso nella forma di fondo perduto, per incentivare questo processo di aggregazione, vitale per sfruttare e non lasciarsi sopraffare dall’inevitabile processo di internazionalizzazione.
La Regione Lazio, ad esempio, ha recentemente approvato un bando, al quale possono accedere solo pmi aggregate, a partire dal numero minimo pari a 3, con una dotazione complessiva del fondo di 5 milioni di euro. I progetti finanziabili vanno da un minimo di 50 mila ad un massimo di 250 mila euro (in misura pari al 50% delle spese complessive da sostenere, e con possibilità di ottenere il 50% delle somme riconosciute ai fini del finanziamento in via anticipata).
Per partecipare al bando bisogna presentare dei progetti che siano volti alla partecipazione ad eventi o manifestazioni rilevanti commercialmente ed economicamente, come fiere ed eventi promozionali, ed in generale per sostenere attività di produzione o commercializzazione (soprattutto export) sempre in forma aggregata. C’è tempo fino alle ore 18 del 31 ottobre del 2014 per presentare la propria domanda di ammissione al bando “Avviso Pubblico per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio in forma aggregata – “INTERVENTI DIRETTI” – Art. 4 della L. R. 27 maggio 2008, n. 5” da indirizzare all’ufficio Sviluppo Lazio, sia tramite invio online che lettera raccomandata A/R.