Mondo di Mezzo, pesanti risvolti nelle indagini: coinvolte persone vicine al Vaticano • Terzo Binario News

mafia capitaleNon si arrestano, le indagini sul Mondo di Mezzo. Al contrario, e i vari interrogatori stanno portando nuovi risvolti, fino ad arrivare addirittura a legami con il Vaticano.

E non è solo Roma ad essere coinvolta, ma ormai l’inchiesta è arrivata a scoprire una rete criminale anche a Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa e nel Viterbese, dove si muovevano l’ormai “famoso” Carminati e l’imprenditore Buzzi con le sue cooperative: sanità, assistenza e gestione degli immigrati in primis.

Sono inquietanti i legami che si stanno scoprendo e che intercorrevano con i vari protagonisti. Tra le 17mila pagine di relazioni e intercettazioni a corredo delle ordinanze del Gip di Roma, stanno diventando sempre più chiare le dinamiche di un giro d’affari non solo territoriale, ma nazionale. Fra tutti, la presenza radicata nel Gruppo «29 Giugno» guidato da Salvatore Buzzi, a Tolfa (nella Tolfa Care, che gestisce la RSA Quinta Stella), Civitavecchia (attraverso amministratori vicini allo stesso Buzzi, anche a Villa Santina) e Santa Marinella, dove una Rsa è stata recentemente realizzata dal gruppo imprenditoriale facente capo ad Antonio P. ed al figlio D., recentemente finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta su un altro caso di corruzione.

Proprio questi ultimi due sembrano emergere come i “manager” di un’organizzazione ben strutturata e con le mani in pasta in vari settori, fino a toccare persone vicine al Vaticano. Antonio e D., padre e figlio, formavano una coppia consolidata per le gestione degli affari con Salvatore Buzzi, gestore delle Cooperative, aiutato sempre dal “Er Cecato”, Massimo Carminati. In particolare, si è scoperto che Buzzi chiama Carminati e gli dice che due giorni dopo «avrebbe incontrato una persona al Quirinale in relazione all’audizione in Prefettura» sul centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto. Ma a guidare l’operazione è un’altra persona, tale Luca Odevaine, descritto appunto come grande «facilitatore» del business-accoglienza, intermediatore tra il Governo e le Cooperative che agivano nei vari settori di assistenza. Un ruolo chiave, per il quale secondo gli investigatori c’era un preciso tariffario.

Ad apportare novità nell’inchiesta sono proprio gli interrogatori di Antonio e D., i quali hanno citato Odevaine e un altro personaggio importante. Pulcini, attivo anche nel comprensorio in particolare a Santa Marinella ma con interessi e forti relazioni su tutto il litorale, racconta che Luca Odevaine, membro del Tavolo nazionale sui rifugiati al Viminale, parla con Tiziano Zuccolo, camerlengo dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone, di un’operazione immobiliare che coinvolge il gruppo dei due imprenditori, sospettati in un’altra inchiesta della Procura di Roma di aver versato una tangente da circa 2 milioni di euro al deputato del Partito democratico Marco Di Stefano.

Inoltre, sempre Odevaine propone a Zuccolo un appuntamento per parlare di «cose, altre, centri, Sprar (Sistemi di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)». Zuccolo è d’accordo e propone «un passaggio sul ministro» con «un intervento del Vicariato».

C’era poi la trattativa per l’acquisto del convento a Santa Severa, che coinvolge i P. e Massimi, l’uomo dei conti all’estero. Il 29 ottobre 2012 D. P. parla con Carminati e poi con Buzzi. Discutono di affari, tra gli interessi c’è un convento a Santa Severa. Per questo Massimi contatta un geometra che sta effettuando le visure e lui è esplicito: «Frate Giorgio, l’economo che ha la trattativa in mano, mi ha detto che viene pressato dai suoi superiori perché o si chiude o fanno con qualcun altro, lei che intenzioni ha?».

Massimi prende tempo, poi si rivolge a un’altra persona e promette percentuali «il 10 per cento adesso e il 10 per cento a giugno, poi aspettiamo le concessioni» per chiudere l’affare nel solito modo: pagando «mazzette».

Ad ora, Odevaine è in carcere perché accusato di aver preso uno stipendio mensile da Buzzi di 5 mila euro, oltre a numerosi versamenti da migliaia di euro su conti italiani ed esteri.

Pubblicato martedì, 16 Dicembre 2014 @ 12:52:21     © RIPRODUZIONE RISERVATA