Bracciano, bollette dell'acqua impazzite: a breve il definitivo passaggio ad Acea Ato2 • Terzo Binario News

Importi esorbitanti, riscontri allarmanti rispetto ai consumi effettivi e lunghe file negli uffici comunali che non riescono a sostenere l’afflusso di residenti, su di giri, come i contatori dell’acqua. La tornata prenatalizia delle bollette idriche ha portato scompiglio nel comune di Bracciano, sommando i disagi burocratici e finanziari che incombono su decine di famiglie, alla precoccupazione per l’imminente passaggio di gestione alla privata Acea Ato2, fomale già da maggio 2015. Le bollette emesse per i consumi sino al 17 luglio 2016 sono di pertinenza comunale, in quanto il servizio idrico è stato fornito sino a quella data dal comune stesso, situazione diversa per la zona di Vigna di Valle servita dall’acquedotto Lega, ancora di competenza comunale e che al momento registra altri e diversi problemi.

Tornando alle bollette, numerose le testimonianze di utenti che hanno ricevuto fatture con importi eccessivi rispetto agli abituali consumi ma soprattutto derivate da letture “stimate” neppure lontanamente corrispindenti ai reali giri del contatore. Centinaia di metri cubi d’acqua andati in fumo? Perditi dagli impianti? Guasti nei contatori? Nessuna isteria collettiva e nessun guasto, se non quello nel sistema computerizzato che “legge” le cifre provenienti dai contatori e calcola le bollette. Questa almeno la risposta che proviene dall’ufficio tributi del comune, attualmente ubicato presso l’ufficio relazioni con il pubblico e in queste ore oberato di richieste, pratiche, dubbi, inevitabili proteste. In molti hanno scritto e-mail, scattato fotografie ai propri contatori e inoltrato moduli all’ufficio protocollo per ovviare al non trascurabile incomodo di pagare cifre per il consumo idrico talvolta persino due volte superiori alla media annuale. Tra e-mail inevase, crescente impazienza degli utenti vessati da bollette improbabili e un irrisolto bug nel sistema informatico al quale tutt’ora non è stato posto riparo, i residenti del comune di Bracciano da un lato sperano in una revisione o meglio sostituzione di tale sistema e dall’altro una riorganizzazione degli uffici e delle risorse umane già ivi impiegate per assolvere con maggiore attenzione e calma alle emergenze. Che promettono di aumentare con il passaggio delle utenze all’Acea Ato2.

Di fatto Bracciano è già stata trasferita al regime di gestione privata dell’acqua, ex bene pubblico primario svenduto in barba a vittorie referendarie, lotte civili di comitati nazionali e locali e infinite dichiarazioni pre e post elettorali di politici e movimenti vari contro la privatizzazione (tra i quali i dirigenti regionali, come l’assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri che auspicava entro aprile 2015, la nuova divisione dei territori in ABI, ambiti territoriali integrati in sostituzione dei confusi Ato, fatto che avrebbe dovuto offrire una valida alternativa alla privatizzazione e appunto alla dittatura degli Ato). Un passaggio “imposto” da antichi accordi siglati dai comuni locali con l’ACEA nel 1997 e rinnovato, sotto minaccia non velata dalla medesima Acea negli scorsi anni, nel 2015. In data 31/5/2015 è stato infatti sottoscritto il verbale di consegna del Sistema Idrico Integrato ad ACEA Ato 2 approvato con deliberazione del Commissario Straordinario in carica a Bracciano in attesa delle elezioni amministrative. Inoltre dal 1/6/2016 anche il sistema fognario afferente il depuratore COBIS è in carico all’ACEA ATto 2, che come suddetto prenderà progressivamente in carico tutto il resto del sistema idrico.

Già altri comuni hanno lamentato un aumento (tra inflazione delle tariffe ed errori poco chiari) delle bollette inviate dall’ACEA, a dimostrazione che perfino, anzi, soprattutto su un bene/diritto base quale l’acqua il mercato può e deve speculare. Intanto i calcoli meno che mai tornano in zona Vigna di Valle, servita dall’acquedotto Lega, dove si continua a ricevere bollette da cui non è viene detratta la quota pertinenete all’uso dell’acqua potabile, considerato che l’acqua distribuita dal Lega non è potabile da almeno due anni, in quanto non è stata effettuata manutenzione/sostituzione sui filtri del dearsenifiatore.

Pubblicato sabato, 14 Gennaio 2017 @ 09:54:04     © RIPRODUZIONE RISERVATA